Attualità
Tim Cook: Outing? No, coming out!
Chiara Lalli 31/10/2014
Outing e coming out: anche la Treccani barcolla. Breve rassegna di una parola sbagliata per definire quello che ha fatto il CEO di Apple.
Succede ogni volta. È successo anche con il coming out di Tim Cook. Molti hanno commentato e commentano scambiandolo per outing (ovvero non sono io a dichiarare il mio orientamento sessuale, ma sei tu a renderlo pubblico – azione spesso connotata da intenzioni molto diverse, più prossime allo sputtanamento o alla denuncia dell’ipocrisia politica di chi ha posizioni conservatrici e di condanna dell’uguaglianza; l’esposizione della legittima riservatezza che si vuole mantenere sulla propria vita privata può invocare ragioni più o meno condivisibili, ma è comunque molto diversa dalla decisione di fare coming out).
Basta cercare «Tim Cook outing» e ne escono quante ne volete. Certo, sono solo parole perché fare tante storie (che sarebbe forse meglio indirizzare alla pessima ironia di molti dei commenti al riguardo)?
Però poi quando cerco un link da collegare ad «outing» e trovo la definizione della Treccani ci rimango malissimo…
«Dichiarazione con la quale qualcuno riconosce pubblicamente di essere omosessuale (più propriam. detta coming out): fare o., dichiarare la propria omosessualità»?! Più propriamente?!
Facciamo qualche esercizio, fa bene alla salute.
Sì lo so, c’è chi ha fatto peggio. C’è sempre qualcuno che fa peggio.