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I 100 bagnanti a rischio Covid-19 per il positivo allo stabilimento La Vela di Ostia (ma i lavoratori sono negativi

neXtQuotidiano 18/07/2020

Secondo la Regione un cittadino del Bangladesh ha lavorato per due giorni nello stabilimento La Vela di Ostia come lavapiatti nel ristorante nonostante mostrasse i sintomi del Coronavirus. La titolare però smentisce

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Un cittadino del Bangladesh ha lavorato per due giorni nello stabilimento La Vela di Ostia come lavapiatti nel ristorante nonostante mostrasse i sintomi del Coronavirus SARS-COV-2. Secondo la Regione Lazio l’uomo presentava sintomi febbrili «fin dal giorno 14 luglio e dolori muscolari già dal 12 di luglio. Ha lavorato presso la struttura fino al 16 luglio». AGGIORNAMENTO: Tutti i lavoratori sono negativi. Si veda edit alla fine dell’articolo.

I 100 bagnanti a rischio Covid-19 per il positivo allo stabilimento La Vela di Ostia

La titolare dello stabilimento di Ostia però smentisce: «Niente febbre, né tosse – puntualizza con Il Messaggero Susanna Corti, de “La Vela”. Aveva solo un forte mal di schiena. Per questo era andato in ospedale. Lì gli hanno fatto il tampone e ha scoperto di essere positivo per caso, per quel mal di schiena». Spiega il quotidiano:

E ora la preoccupazione potrebbe essere per tutti i clienti dello stabilimento. Un centinaio di bagnanti che, soprattutto nel week end, hanno affollato la spiaggia e usufruito anche del ristorante. La Asl 3 di Roma ha avviato l’indagine epidemiologica, a partire dai dipendenti della struttura e dai contatti stretti dell’uomo che è stato posto in isolamento.

Saranno 14 i lavoratori che a cominciare da questa mattina saranno sottoposti ai test sierologici, oltre che al tampone oro-faringeo. Sotto chiave, invece, sia il ristorante che l’intero stabilimento. A deciderlo sono stati proprio gli ispettori dell’azienda sanitaria che effettuato un’accurata ispezione all’interno delle cucine dello stabilimento.

stabilimento la vela ostia coronavirus 1
La Regione Lazio fa intanto sapere che il caso indice sembra essere un coinquilino sempre di nazionalità del Bangladesh andato a Milano e che sono state avviate le procedure del contact tracing nazionale. L’uomo sarebbe impiegato nel bar-ristorante della struttura e lavorerebbe nella cucina. Non avrebbe quindi contatti con i clienti. Ma la paura si è diffusa sul litorale romano. Casi simili si sono verificati qualche tempo fa anche in due locali di Fiumicino, altra località del litorale, ma l’attività di tracciamento è riuscita a circoscrivere gli episodi. La Comunità bengalese è da tempo sorvegliata speciale a Roma e nel Lazio. Numerosi i casi di contagi di importazione, specie prima dello stop dei voli da quel Paese. La Regione Lazio ha disposto tamponi a tappeto, finora ne sono stati fatti oltre seimila. Intanto nel Lazio si sono registrati 14 nuovi casi, 13 riguardano persone rientrate dall’estero, 9 hanno collegamenti con il Bangladesh. C’è stata una crescita di contagi di Covid-19 in poche ore: il bollettino del giorno prima aveva registrato 9 casi (8 di importazione).

lazio coronavirus 17 luglio

Lazio Coronavirus: i dati del 17 luglio (Il Messaggero, 18 luglio 2020)

EDIT ORE 15,48: “I dipendenti e i gestori dello stabilimento balneare ‘La Vela’ di Ostia sono tutti negativi, ma devono fare la quarantena e procedere a sanificazione dei locali. I 6 coinquilini dell’operatore del Bangladesh risultato positivo sono invece positivi come lui e sono posti tutti in isolamento”. Lo comunica l’Unita’ di Crisi Covid-19 della Regione Lazio, precisando che “e’ stata avviata l’indagine epidemiologica ed e’ stata stata disposta la chiusura di una attivita’ di ristorazione in zona Acilia e avviata l’indagine epidemiologica dalla Asl Roma 3”.

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