Ospedale, piccolo non è tanto bello

di Carlo Cipiciani

Pubblicato il 2014-10-20

Ci piace avere l’ospedale sotto casa. E a volte è anche utile. Però, spesso, costa di più al Sistema Sanitario Nazionale. E, soprattutto, siccome è piccolo – e spesso è piccolo – non fa tanto bene alla salute. Lo spiega bene l’ultima edizione del rapporto annuale dell’Agenas sul Piano Nazionale Esiti. Mostra un sistema sanitario …

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Ci piace avere l’ospedale sotto casa. E a volte è anche utile. Però, spesso, costa di più al Sistema Sanitario Nazionale. E, soprattutto, siccome è piccolo – e spesso è piccolo – non fa tanto bene alla salute.
Ospedale
Lo spiega bene l’ultima edizione del rapporto annuale dell’Agenas sul Piano Nazionale Esiti. Mostra un sistema sanitario che cammina faticosamente verso una maggiore efficacia, ma che si presenta con una doppia dicotomia. La prima è la forte variabilità tra le regioni nel dare risposte efficaci (tutela della salute) ed efficenti (gestione meno cara). Questione nota da tempo, ma che sembra difficile risolvere con i tagli lineari. La seconda – ed è l’elemnto più interessante – è la sottolineatura che gli ospedali di dimensioni minori sono spesso poco “sicuri” anche per la salute, oltre che più costosi da gestire. Specie per alcune patologie (il parto, la chirurgia oncologica, e altri) un numero inevitabilmente basso di prestazioni costa di più e dà risposte meno buone.
Dunque ha ragione Renzi quando dice che si possono ancora incidere le risorse sanitarie (questo è, di fatto, l’oggetto del contendere nella lite tra Governo e Regioni)? Forse; perché poi lui taglia tutto con l’accetta, mentre quando si parla di salute è meglio usare il bisturi.
Però, anche noi cittadini, decidiamoci. Perché quando qualche regione prova a chiudere l’ospedale piccolo, quello vicino a casa, scattano comitati civici, gente incavolata, e spesso tutto si blocca. Anche crescendo come cittadini possiamo combattere ineficenze e sprechi. Meditate, gente meditate.

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