L’Ospedale Galliera smentisce di aver mandato a casa il paziente oncologico per mancanza di posti letto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-15

L’Ospedale Galliera di Genova ha precisato che non ci sono criticità di posti letto nei reparti di Malattie Infettive, come sostenuto dal direttore di struttura complessa oncologica Andrea De Censi

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Le parole pronunciate lo scorso venerdì 12 novembre da Andrea De Censi, direttore di struttura complessa oncologica dell’Ospedale Galliera di Genova, avevano fatto pensare a una situazione critica in merito alla percentuale di occupazione di posti letto all’interno della struttura. “Ho passato una giornata – aveva dichiarato durante un evento legato festival del sapere di Focus – alla ricerca di un posto letto per un paziente in chemioterapia, con febbre a 39 e pochissimi globuli bianchi, quindi con un’infezione con rischio di sepsi grave. E non ho potuto ricoverarlo perché nel reparto di malattie infettive c’è un’occupazione molto elevata da parte di pazienti no vax con il covid. Siamo di fronte a un’altra ondata e nel mio ospedale il 60% almeno dei pazienti ricoverati con il Covid sono no vax e sono i più gravi”.

A precisare la questione è però arrivato un comunicato ufficiale da parte della direzione sanitaria: “Il paziente al momento è seguito al domicilio dove effettua le terapie previste e opportune, al pari di quelle che avrebbe potuto effettuare in ospedale.  Nei prossimi giorni il paziente potrà essere seguito nella strutture di day-hospital del reparto e dal nostro servizio domiciliare. Oppure rivalutato in base alla situazione clinica e ricoverato”. “Al momento in cui si è deciso per l’opzione della terapia domiciliare – sottolinea la direzione sanitaria dell’ospedale – presso la S.C. di Malattie Infettive erano comunque libere due camere di isolamento di II^ livello che sono destinate per i casi ad alta compromissione immunitaria. Nel caso in questione il ricovero sarebbe stato comunque effettuato se l’alternativa della terapia al domicilio non avesse rappresentato una valida possibilità. La Direzione valuterà tutti gli elementi per quanto avvenuto e adotterà i dovuti provvedimenti”. Secondo la versione dell’ospedale, quindi, c’erano due posti disponibili per accogliere il paziente oncologico, ma le sue condizioni generali di salute gli hanno permesso di poter proseguire le cure a casa sua.

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