Con chi ce l’ha Orsini quando dice che ci sono “dei grandissimi vigliacchi” nel Pd? | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-23

Intervistato durante “Accordi & disaccordi”, il sociologo e professore della Luiss Alessandro Orsini attacca “alcuni del Pd” definendoli “grandissimi vigliacchi”

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Il sociologo e professore della Luiss Alessandro Orsini manda frecciate ad alcuni esponenti del Partito democratico in collegamento con Accordi&Disaccordi, il nuovo talk politico condotto da Luca Sommi con ospite fisso Marco Travaglio. “Ci sono persone che mi esprimono solidarietà – spiega Orsini – ho ricevuto un invito in una sezione del Partito democratico, non dirò quale, da parte del segretario di questa sezione, in dissenso con Letta. Ci tengo a precisare che io non affermo che il Pd sia un partito di vigliacchi. Ci sono un sacco di persone virtuose che stimo. Nel Pd però ci sono alcune persone che sono dei grandissimi vigliacchi”.

Con chi ce l’ha Orsini quando dice che ci sono “dei grandissimi vigliacchi” nel Pd?

Il sociologo non dice esplicitamente a chi si riferisce, ma la sua descrizione è molto accurata: “Ci sono dei parlamentari che non aggrediscono un altro partito di opposizione – che in Parlamento non esiste – per esempio Rifondazione Comunista. No, questi grandissimi vigliacchi aggrediscono privati cittadini, professori universitari dalle loro pagine Facebook, aggrediscono poeti, scrittori. Non è tutto il Pd. Ma io i loro nomi non li farò perché non voglio fare loro nessuna pubblicità. Le dico soltanto che a uno di questi soggetti ho chiesto di spogliarsi dei suoi privilegi da parlamentare affinché io potessi querelarlo, ma lui si è rifiutato, è andato in Parlamento ed ha ribadito le calunnie contro di me definendomi un Putiniano”.

Lo scorso 30 marzo Orsini aveva avuto un acceso scambio a distanza con il deputato dem Andrea Romano, che lo aveva definito “Pifferaio di Putin”. Il sociologo scrisse: “Gli avvocati mi dicono che Andrea Romano, come parlamentare, gode della tutela garantitagli dall’art. 68 della Costituzione, che bloccherebbe il procedimento e renderebbe inutile la mia querela. Solo se rinunciasse a questo privilegio, potrei chiedere ai giudici di accertare, come ha detto Romano e come dovrebbe dimostrare, se io sono davvero il pifferaio di Putin”. La replica di Romano fu: “Forse Alessandro Orsini preferisce quei regimi politici, come la Russia di Putin, nei quali ai deputati non è permesso di esercitare il loro pieno mandato anche esprimendo giudizi politici di merito. O forse, per quanto bizzarro possa apparire, il Professor Orsini non conosce l’articolo 68 della Costituzione Repubblicana, laddove si afferma che ‘i membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni’. Un grave limite di ignoranza, che si somma alle gravissime falsità espresse da Orsini. Ma qui non siamo a Mosca, non siamo nella Duma di Putin. Siamo nel Parlamento della Repubblica Italiana. E i parlamentari della Repubblica Italiana, per quanto possa dispiacere ad Alessandro Orsini, sono liberi di esprimere qualsiasi opinione nell’esercizio del proprio mandato. E io confermo, nel pieno esercizio del mio mandato parlamentare, che le tesi espresse da Orsini sull’aggressione all’Ucraina sono quelle di un ‘pifferaio di Putin’. Ovvero di chi ripete per filo e per segno le argomentazioni con cui i civili ucraini vengono massacrati ogni giorno dalle forze armate russe”.

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