Operazione bomba: l’evacuazione a Torino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-01

Torino si prepara alle operazioni di disinnesco della bomba riaffiorata in via Nizza, all’angolo con via Valperga Caluso, durante i lavori per il teleriscaldamento in città. Oggi alle 9 i guastatori del 32esimo Reggimento Genio della Brigata Alpina ‘Taurinense’ inizieranno le manovre

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Torino si prepara alle operazioni di disinnesco della bomba riaffiorata in via Nizza, all’angolo con via Valperga Caluso, durante i lavori per il teleriscaldamento in città. Oggi alle 9 i guastatori del 32esimo Reggimento Genio della Brigata Alpina ‘Taurinense’ inizieranno le manovre per rendere inoffensivo e trasportabile l’ordigno della Seconda guerra mondiale e per quell’ora la zona dovrà essere evacuata. I torinesi coinvolti saranno circa 60mila. I militari hanno completato operazioni di consolidamento: le opere di barricamento sono state rafforzate ed è stato predisposto l’occorrente per disattivare la bomba. I residenti della zona rossa, 10mila persone, dovranno uscire di casa. Chi abita nella zona gialla, 50mila cittadini, potranno scegliere se lasciare le loro abitazioni o rimanere negli appartamenti seguendo precise istruzioni.

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Operazione bomba: la zona rossa e la zona gialla (La Stampa, primo dicembre 2019)

In città sono stati creati punti di raccolta e di controllo alla fermata metro Marconi e Nizza, a quelle dei bus di corso Sommeiller, via Valperga Caluso e via Donizzetti. Lingotto Fiere ha messo a disposizione i padiglioni 2 e 3 e agli evacuati sarà garantito assistenza e un pasto caldo. Già da oggi l’Asl ha iniziato ad occuparsi degli spostamenti dei malati nelle Rsa di via Chiabrera e corso Massimo d’Azeglio. Il quartiere San Salvario e alcune zone della Crocetta dovranno svuotarsi e in tutta l’area sono state emanate ordinanze per il divieto di transito e di sosta. Nella prima domenica di shopping natalizio, buona parte della città si fermerà per consentire ai militari di rendere innocua la bomba d’aereo inglese da 500 libbre. Per precauzione verrà chiuso lo spazio aereo e i voli cancellati potrebbero essere sino a 34. Nella fascia oraria dell’intervento – che potrà durare dalle 5 alle 7 ore – verrà interrotto anche il traffico ferroviario.

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Operazione Bomba: la zona rossa (La Stampa, primo dicembre 2019)

Chiusa la stazione di Porta Nuova, con fermata obbligatoria al Lingotto anche per i regionali per Cuneo, Genova e Savona. L’alta velocità partirà e arriverà a Porta Susa, mentre i regionali per Modane a Collegno. La metropolitana sarà attiva per tutto il percorso sino alle 8.30, poi sarà limitata tra Porta Nuova e Lingotto. Gtt (Gruppo torinese trasporti) ha previsto collegamenti alternativi.

Sono iniziate alle 7 del mattino le operazioni di evacuazione dei circa 10 mila torinesi residenti nella “zona rossa”. Altre 50 mila persone che abitano nella zona gialla non potranno invece lasciare le proprie case fino al termine dell’intervento di disinnesco, che dovrebbe concludersi dopo le 16. “Inizieremo con l’inibizione della spoletta posteriore – spiega il comandante dell’Esercito Elvio Pascale, che coordina le operazioni – quindi procederemo con il taglio di quella anteriore, che verrà distrutta. Questa è la parte più delicata, che impiegherà fino a sette ore”. Una volta disinnescato, l’ordigno verrà trasportato in camion a Ciriè, dove verra’ fatta brillare in una cava. Poco dopo le 8.30 in via Nizza è giunta la sindaca Chiara Appendino, che sempre in mattinata si recherà al Lingotto Fiere, dove è stato organizzato un centro d’accoglienza per i residenti evacuati.

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