Open Arms, la procura stringe il cerchio sul sequestro di persona

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-17

I giudici hanno acquisito dei documenti, relativi all’Open Arms, dalla Guardia costiera. Tra gli incartamenti che sono, adesso, al vaglio del procuratore aggiunto Salvatore Vella, anche la comunicazione con cui il centro di ricerca e soccorso di Roma scrive, chiedendo una risposta urgente, al ministero dell’ Interno

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Davanti a Lampedusa 134 migranti hanno trascorso la loro sedicesima notte a bordo della Open Arms da quando sono stati soccorsi, in attesa del via libera allo sbarco e delle possibili decisioni della Procura di Agrigento che ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona e violenza privata.

Open Arms, la procura stringe il cerchio sul sequestro di persona

Intanto la Guardia costiera ha fatto sapere che per quanto riguarda il Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo “non vi sono impedimenti di sorta” allo sbarco. Lo ha comunicato il Comando Generale della Guardia Costiera ai ministeri dell’Interno, delle Infrastrutture e degli Esteri, sollecitando una risposta urgente. Al Comando generale era arrivata una diffida dagli avvocati della Ong spagnola perché venga autorizzato l’ingresso della Open Arms nel porto dell’isola. Il tutto mentre Matteo Salvini pubblicava una foto con il berrettino della Guardia Costiera.

salvini guardia costiera 1

E soprattutto, la Procura di Agrigento ha acquisito dei documenti, relativi all’Open Arms, dalla Guardia costiera. Tra gli incartamenti che sono, adesso, al vaglio del procuratore aggiunto Salvatore Vella, anche la comunicazione con cui il centro di ricerca e soccorso di Roma scrive, chiedendo una risposta urgente, al ministero dell’ Interno sostenendo che “non vi sono impedimenti di sorta” allo sbarco. La Procura di Agrigento è al lavoro su diversi fronti. Si stanno, al momento, valutando i documenti ricevuti e, nelle prossime ore, non è escluso che si possa procedere ad una ispezione sulla Open Arms. Oltre al fascicolo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ieri è stata aperta – dopo la denuncia dei legali della Ong spagnola – anche un’inchiesta, a carico di ignoti, per sequestro di persona.

Il sit in davanti alla chiesa di Lampedusa

Intanto è in atto un sit in davanti alla chiesa di Lampedusa: “Su queste scale troverete memoria, solidarietà, resistenza”. Stanotte, sul sagrato della parrocchia di San Gerlando a Lampedusa (Ag), isolani e attivisti si sono ritrovati uno al fianco degli altri – con tanto di lanterne accese – per continuare a chiedere: “Fateli scendere!”. Il riferimento è ai migranti che sono sulla Open Arms, nave sulla quale hanno trascorso la loro sedicesima notte. Sui social, dopo una giornata in cui la polemica l’ha fatta da padrone con la presenza sul molo di alcuni contestatori della Ong spagnola, è arrivata l’approvazione di molti isolani: “Questa è la vera Lampedusa”. L’isola delle Pelagie, oltre a essere terra di frontiera e primo luogo di approdo in Europa di migliaia di migranti, è sempre stata simbolo di accoglienza e fratellanza. Negli ultimi mesi però anche Lampedusa, come peraltro sta avvenendo in tutto il Paese, è divisa in due: da un lato c’è chi continua a difendere le ragioni della solidarietà, dall’altro chi sostiene la linea dura dei “porti chiusi” propugnata da Salvini.

open arms italia

La procura di Agrigento sta intanto valutando l’ipotesi di far effettuare da medici di parte nuovi esami medici sui migranti che si trovano a bordo di Open Arms. La decisione, secondo quanto si è appreso, punta a far chiarezza sulle condizioni mediche dei migranti a bordo dopo le valutazioni discordanti dei medici che li hanno visitati finora. I pm hanno anche dato la delega di indagine alla Guardia Costiera sul fascicolo aperto per sequestro di persona e hanno acquisto tutti i referti medici.

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