“Alika Ogorchukwu è stato finito a mani nude”. Non ci fu alcuna molestia

di Clarissa Cancelli

Pubblicato il 2022-07-30

Non sarebbe stato un complimento di troppo alla compagna, né delle presunte molestie sessuali, a scatenare l’ira di Ferlazzo

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“Quell’uomo chiedeva soldi con insistenza. Si è avvicinato a me con grande invadenza e il mio compagno ha perso le staffe”. Così la compagna di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, l’uomo che ha ucciso Alika Ogorchukwu, a Civitanova Marche, sotto gli occhi di tutti.

La compagna dell’omicida di Alika: “Chiedeva i soldi con insistenza”

Non sarebbe stato un complimento di troppo alla compagna, né delle presunte molestie sessuali, a scatenare l’ira di Ferlazzo, ripreso mentre prima picchia la vittima per poi soffocarla sotto gli occhi dei passanti (che però non sono intervenuti). Sarebbe cambiata anche la dinamica dell’omicidio, al vaglio degli inquirenti: Ogorchukwu sarebbe stato seguito dall’aggressore, che l’ha colpito con la sua stessa stampella (era claudicante dopo un incidente), finendolo poi a mani nude. A intervenire, dopo l’omicidio, è stata anche la moglie della vittima, che a Repubblica ha detto: “Voglio guardare quell’uomo negli occhi e chiedergli perché l’ha fatto. Perché ha ucciso mio marito”. Charity Oriachi, 35anni, avrà il doloroso compito di dover crescere il suo bambino Emmanuel, di otto, e ancora prima di spiegargli che il suo papà non tornerà più.  Charity e Alika vivevano stabilmente in Italia, dove è nato anche il loro bambino, da anni. Lui dieci per la precisione, tutti a San Severino, dove anche la sindaca ha espresso parole di cordoglio per la morte dell’ambulante, che si era integrato bene nella comunità. Nel punto di corso Umberto dove Alika è stato ucciso, è in corso una manifestazione della comunità nigeriana di Civitanova. Circa cento persone si sono riversati in strada, mostrando una foto della vittima e una con il momento dell’aggressione da parte di Ferlazzo.

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