Cultura e scienze

Oliviero Toscani triste, solitario y final

neXtQuotidiano 07/02/2020

Oggi fa scena muta dopo il saluto dei Benetton. Intanto il Partito Democratico, l’unico a stare zitto sulle frasi del fotografo che fino a ieri passava per grande comunicatore, è rimasto con il cerino acceso in mano

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Oliviero Toscani, il fotografo che secondo un sacco di giornali che ospitano la pubblicità dei Benetton fino a ieri era un grande comunicatore e infatti ha detto “Ma a chi interessa se casca un ponte?” riferendosi alla tragedia del Morandi e per questo è stato cacciato proprio dai Benetton, non ha tanta voglia di parlare. E infatti con il Gazzettino oggi fa scena muta:

«Stasera non mi va di parlare, cercate di capirmi». La voce meno timbrata del solito, le ore di macchina sulle spalle. Sono le 20.30 e Oliviero Toscani è davanti al cancello di casa, a Casale Marittimo, nella Maremma pisana. Ha guidato tutto il pomeriggio. E il telefono lì a squillare ogni dieci secondi sul sedile. Mezzo mondo lo cerca, ma lui non ha nulla da dire. Perché sa di aver detto troppo.

oliviero toscani

Oliviero Toscani: foto da Flickr

Luciano Benetton, che già gli ha perdonato molto, sul punto è stato risoluto. La decisione, già nell’aria la sera di mercoledì, è stata presa direttamente dal fondatore e gli è stata comunicata di persona ieri mattina a Treviso. L’ultima delicatezza del signor Luciano, che ha voluto comunque ricordare a Toscani che per lui il rapporto personale non cambia di una virgola. Modi e tempi sono stati gestiti in maniera di dare il tempo al fotografo di mettere le sue cose negli scatoloni, di salutare lo staff e caricare il Suv. Poi, con sincronismo quasi perfetto, il lancio della notizia dello stop alla collaborazione. Proprio nel momento in cui Toscani chiudeva il portellone del bagagliaio e si metteva in strada, intravisto appena da quanti lo attendevano fuori dai cancelli di Fabrica.

Chissà se nelle sue orecchie ancora rimbomba quanto detto ieri da Gianni Mion, presidente di Edizione, la cassaforte della famiglia di Ponzano Veneto, proprio al Gazzettino: «Secondo me sono attacchi di senilità, l’età avanza anche se magari vuol sempre sembrare un ragazzo. Ha presente quei film con attori anziani come Walter Matthau, che poi litigano e ne fanno di tutti colori? Ecco, è lo stesso, solo che quelle sono commedie mentre questa storia non fa ridere per niente». Intanto il Partito Democratico nazionale, che con vigliaccheria non aveva commentato le enormità di Toscani (quello ligure invece sì), è rimasto con il cerino acceso in mano:

Fino a quando fingeranno che non brucia?

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