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Il filmato su Bucha che incastra l’esercito russo | VIDEO
neXtQuotidiano 08/04/2022
Il sito indipendente russo Meduza ha fornito prove della responsabilità dell’esercito russo nel massacro di civili a Bucha attraverso il confronto delle immagini di terra con quelle registrate da un drone
Dopo l’analisi del New York Times basata sulle immagini satellitari, ora anche il sito indipendente russo di approfondimento Meduza produce le prove che il massacro di Bucha sia avvenuto durante l’occupazione della città da parte delle truppe di Mosca, e non in un secondo momento, come ipotizzato dal Cremlino per provare a scaricare sugli ucraini le responsabilità dell’uccisione di centinaia di civili inermi. Un video registrato con un drone mette a confronto le immagini dei corpi in strada con quelle filmate a bordo dei mezzi militari di Kyiv, costretti a fare lo slalom tra i corpi in strada che coincidono perfettamente nelle posizioni rispetto a quanto si vede dall’alto.
Meduza è entrata in possesso di filmati che dimostrano (ancora una volta) che i civili di #Bucha, nella regione di Kyiv, sono stati uccisi mentre le truppe russe erano in città. La registrazione è stata fatta da un drone. Thread con sintesi & traduzione?⤵️ pic.twitter.com/OWOPvRz5R4
— Daniele Angrisani (@putino) April 7, 2022
Le nuove prove di Meduza su Bucha che incastrano l’esercito russo
Nei filmati si possono vedere le salme che giacciono in via Yablonskaya, e anche in altre strade adiacenti di Bucha. Meduza fa notare, oltre alla perfetta sovrapposizione della geolocalizzazione dei corpi, anche il fatto che si trovino nella stessa posizione dei filmati registrati da terra, smontando le teorie del Cremlino che avevano parlato di “set cinematografico” nei discorsi propagandistici. Secondo i metadati dei file in possesso del sito russo indipendente, le immagini dal drone sono state girate dal 23 al 30 marzo 2022, in piena occupazione russa, che sarebbe terminata – come affermato dal ministero degli Esteri del Cremlino – all’inizio di aprile. Sono anche visibili diverse attrezzature militari in dotazione dell’esercito di Mosca. Il video è stato consegnato a Meduza dal nazionalista russo Sergei “Botsman” Korotkikh, il cui gruppo sta combattendo dalla parte dell’Ucraina. Per dimostrare trasparenza Meduza ha anche pubblicato i file con cui ha costruito il video su Google Drive.