Lo scontro frontale tra No TAV e M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-13

Una lettera a firma dello storico leader No Tav Alberto Perino fatta circolare in ambienti No TAV parla di “sterili proclami” mentre “I Sì TAV e Telt fanno i fatti”

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“I Sì Tav e Telt fanno i fatti, vanno avanti e lanciano gli appalti. I 5 Stelle continuano a fare sterili proclami invece di fare atti amministrativi”. E’ questo il senso di una lettera, a firma dello storico leader No Tav Alberto Perino, che sarebbe stata fatta circolare in ambienti No Tav. A renderlo noto, in un comunicato pubblicato anche su Facebook, è il segretario provinciale torinese di Rifondazione comunista, Ezio Locatelli, che parla di “scontro frontale in Valsusa tra Movimento No Tav e Cinque Stelle”.

Lo scontro frontale tra No TAV e M5S

“E pensare che di cartucce da sparare ne avrebbero tantissime per bloccare gli ingranaggi della grande opera. Basta volerlo fare – avrebbe scritto Perino -. Ma per non disturbare il manovratore (Telt e Lega) queste cose non vengono fatte da chi è stato mandato a Roma per bloccare la Tav”. Per Locatelli si tratta della “fine di un idillio”. “Una rottura che avrà ricadute non di poco conto non solo in Valsusa ma più in generale nel rapporto con le istanze di lotta e di movimento sparse a livello nazionale”.

Nonostante le molte irregolarità che sussistono nei lavori attualmente in corso e la possibilità di bloccare da subito gli ingranaggi della grande opera, dice Perino, “i cinque stelle continuano a fare sterili proclami invece di fare atti amministrativi”. Ed ancora: “ma è proprio il non volere disturbate il manovratore (Telt & Lega di Salvini) che fa sì che queste cose non vengono fatte da chi è stato mandato a Roma per bloccare il Tav. In che mani ci siamo messi! Ancora una volta dobbiamo constatare che non ci sono governi amici”.

no tav m5s alberto perino

Parole che mettono fine ad un idillio. Del resto il Ministro dei Trasporti in una recente intervista radiofonica sull’AV Torino-Lione era stato esplicito: ”… nostro obiettivo sarà quello di migliorarla così come scritto nel contratto di governo”. Dunque nessun blocco dei lavori. Solo proclami, gioco dello scaricabarile, promesse buone solo ad alzare polveroni, a coprire le reali intenzioni. Un teatrino politico belle e buono che comincia a suscitare, in larga parte del Movimento NO – Tav, insofferenza, ripensamenti.

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