Fatti
No, non è vero che gli Alpini hanno annullato la loro sfilata per il Verona Pride
Clarissa Cancelli 16/07/2022
“Si tratta di una scelta di opportunità e non certo ideologica presa per l’esigenza di favorire un momento di raccoglimento ed evitare assembramenti”
Davvero gli Alpini hanno annullato la loro manifestazione per il Verona Pride? Sembrerebbe di no. Da ieri circola la notizia sull’annullamento parziale della sfilata delle truppe da montagna perché in concomitanza con il Pride: “Per ragioni di opportunità, a tutti note, non è auspicabile che le ‘piume di struzzo’ si mescolino con le ‘penne nere’, e la Sezione Ana di Verona, non volendo sminuire il valore morale che la cerimonia assume in ogni Campionato Nazionale, propone un’apprezzabile soluzione alternativa”. Queste le parole attribuite alla Commissione nazionale Associazione nazionale Alpini di tiro a segno, che avrebbe spostato la sfilata per non mischiarsi con le “penne di struzzo”.
Gli Alpini annullano la loro manifestazione per il Verona Pride. Ma è una fake news
Il comunicato ha fatto, naturalmente, molto discutere. Su Twitter i commenti indignati degli utenti sono stati molti. Tuttavia, proprio quel comunicato è stato smentito dall’Associazione Nazionale Alpini di Verona: “In merito alle polemiche su alpini e Pride che stanno girando sui social, l’Ana Verona conferma di non aver mai inoltrato o diffuso la comunicazione in oggetto e si dissocia da quanto riportato”, si legge su L’Arena. “La sezione di Verona dell’Associazione nazionale alpini – prosegue il comunicato – che ospita domani e domenica in città il Campionato Nazionale di Tiro a Segno, ha deciso in completa autonomia ancora alcune settimane fa, di svolgere la cerimonia di Commemorazione dei caduti e la deposizione della corona all’interno del Sacrario Militare anziché, come prassi, a ridosso delle Mura di piazza Bra (lato Gran Guardia) sotto la targa del VI Reggimento Alpini, per lo svolgimento simultaneo di un’altra manifestazione pubblica negli stessi luoghi e orari”. Per gli Alpini si tratterebbe, dunque, “di una scelta di opportunità e non certo ideologica, presa per l’esigenza di favorire un momento di raccoglimento ed evitare assembramenti, così come abbiamo sempre fatto soprattutto negli ultimi due anni e che continuiamo a fare considerato l’aumento esponenziale dei contagi di queste settimane. Quanto alla manifestazione in oggetto, il Verona Pride, e alle strumentalizzazioni che ne sono seguite, ci tengo a sottolineare che noi siamo per la libertà di espressione e per la libertà di ciascun individuo, da difendere sempre e comunque”, ha commentato il presidente dell’Ana Verona Luciano Bertagnoli.