Niente più vaccini per gli under 60. Priorità agli ottantenni e ai settantenni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-11

Lo stabilisce l’ordinanza inviata alle Regioni del commissario straordinario il generale Figliuolo

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Tutto sospeso. Perché ora la campagna vaccinale cambia direzione e non dà più la priorità ad alcune categoria di lavoratori, ma solamente alle persone vulnerabili e anziane. Quindi personale scolastico, forze dell’ordine e (in alcune regioni), avvocati e i tanti altri che fino a oggi si son potuti vaccinare, si mettano l’anima in pace. Perché il presidente del Consiglio Mario Draghi lo aveva annunciato durante la sua conferenza stampa di giovedì scorso, e ora il generale Figliuolo lo ha ufficializzato: son cambiate le priorità. Perché l’unica – lo aveva detto il premier – è quella di ridurre i decessi. E quindi – seppure alcune categorie di lavoratori siano a contatto con molta gente – dovranno aspettare: chi ha già ricevuto la prima dose, bene, avrà la seconda. Chi invece era prenotato per i prossimi giorni dovrà attendere. Quanto? Non si sa. Tutto ciò è scritto nero su bianco nell’ordinanza (la n. 6/2021) che il commissario straordinario ha inviato alle Regioni, indicando le priorità delle vaccinazioni.

Chi avrà accesso ai vaccini ora

La priorità è quella di dare i vaccini alle fasce che, se contraggono il virus, sono più a rischio decesso. E quindi: per il mese di aprile bisogna finire di vaccinare tutti gli over 80 (per i quali si sono accumulati parecchi ritardi), e poi cercare di portare quasi al termine anche le vaccinazioni della fascia 70-79 anni. Una volta messe in sicurezza queste fasce d’età, se anche il virus continuerà a girare, contagerà solo quelle persone che sono meno a rischio, preservando gli anziani e i vulnerabili. E quindi: se il numero dei contagi non è detto che si abbasserà, certamente dovrebbe abbassarsi quello dei decessi. Si tratta di quello che è successo in Inghilterra, dove ormai i numeri sono abbastanza bassi. Ora le Regioni dovranno adeguarsi all’ordinanza del commissario straordinario, dopo che per mesi invece hanno agito ognuna per conto proprio.

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