Nicola Franzoni che oggi vuole “invadere” Roma con i novax si dichiara camerata | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-14

Il leader del fronte anti-vaccino intervistato da Non è L’Arena: tra bufale sul Covid, evasione fiscale dichiarata e quella rivendicazione di essere un fiero fascista

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È proprietario di un bar a Massa, in Toscana, dove non si chiede di indossare la mascherina e non si controlla il Green Pass. Nicola Franzoni è il leader del movimento no vax, quello che fa riferimento al cosiddetto “Fronte di liberazione Nazionale”, molto in voga sui social. Quello stesso movimento che oggi vorrebbe marciare su Roma – partendo dai Castelli Romani – per protestare contro le restrizioni sanitarie e la certificazione verde. Ma questo è solo l’occhiello della storia di un personaggio talmente controverso da apparire macchiettistico.

Nicola Franzoni, il “fiero” camerata alla guida del movimento no vax

Parla di esercito no vax per difendere i loro diritti, rivendica quell’etichetta di “camerata” e la sua fiera vicinanza a uno dei leader di Forza Nuova (ora in carcere per l’assalto alla sede della CGIL), Giuliano Castellino. Si vanta di non pagare nulla allo Stato: né le tasse, né le sanzioni che vengono continuamente emesse nei confronti della sua attività commerciale per il mancato rispetto delle norme sanitarie e dei protocolli. Poi, a pochi passi dal suo bar, ha anche creato una palestra che va al di là della legge, dove tutti i non vaccinati possono allenarsi.

E proprio all’interno di quella struttura, ha spiegato tutte le sue folli teorie all’inviato di “Non è L’Arena”. Dopo essersi vantato dei suoi successi (e insuccessi) social, ecco i primi deliri: “Spiegatemi perché chi entra in ospedale muore. Tutti quelli che entrano in ospedale muoiono. Li uccidono”. Questo è il punto di partenza di una serie di complotti e cospirazioni di chi, a inizio intervista, ha detto di non credere alla pandemia. Poi il riferimento a paradossali cure domiciliari date in pasto ai suoi seguaci e quella risata quando il cronista gli chiede se considera “Draghi” un “fascista”. Una domanda che lo tocca nel profondo, visto che lui – poco dopo – rivendica l’etichetta di camerata. Insomma, lui sa cosa è il fascismo e segue quell’ideologia vietata dalla legge in Italia. Ed è lui che vuole guidare i no vax dai Pratoni del Vivaro a Roma, per la sua marcia. Nonostante i divieti. Corsi e ricorsi storici.

(foto e video: da Non è L’Arena, La7)

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