Il negoziante con la pistola

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-11-23

Il 7% dei commercianti risulta possedere già un’arma da fuoco: si tratta di circa 56mila individui. Ma l’11% di quelli che oggi sono disarmati non vuole restarlo a lungo e si dice intenzionato a dotarsi di una rivoltella o di una carabina

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Il 16% dei tabaccai, il 15% degli ambulanti e il 13% dei gestori di pubblici esercizi ha una pistola o ha intenzione di acquistarla per la propria difesa personale. In totale, l’11% pensa di dotarsene in futuro. Sono i risultati di un’indagine Confcommercio-GFK di cui parla oggi Libero: un terzo dei commercianti, avverte l’indagine, ha percepito nel 2017 un peggioramento nel livello di sicurezza rispetto all’anno scorso e un esercente su quattro ha avuto esperienza diretta o indiretta con la criminalità (rispetto al 2016 c’è un balzo di quattro punti percentuali). Tra i tanti reati ritenuti in crescita ci sono i furti (in aumento per il 47% degli interpellati) e le rapine (per il 33%). Niente di strano che il 59% chieda maggiore protezione da parte delle forze dell’ordine.

difesa personale pistola
I numeri della difesa personale in Italia (Libero 23 novembre 2017)

È importante però segnalare che anche secondo i dati ISTAT i furti e le rapine nei negozi sono aumentati, mentre diminuiscono altre tipologie di reato. Per questo secondo l’indagine Confcommercio

Il passo successivo è la difesa fai-da-te. Il 7% dei commercianti risulta possedere già un’arma da fuoco: si tratta di circa 56mila individui (le aziende di vendita al dettaglio attive oggi in Italia sono poco più di 797mila). Ma l’11% di quelli che oggi sono disarmati non vuole restarlo a lungo e si dice intenzionato a dotarsi di una rivoltella o di una carabina.
Ci sarebbero così altri 81.500 italiani armati, che magari si uniranno al numero, sempre maggiore, di coloro che ogni anno chiedono la licenza per uso sportivo o per la caccia, anziché quella per tutela personale, più difficile da avere. La percentuale di chi intende fare questo passo è più alta tra i tabaccai (16%), gli ambulanti (15%), i titolari di bar, ristoranti e altri pubblici esercizi (13%) e i benzinai (12%).

L’altro lato dell’emergenza sicurezza, a volte inventata o esagerata dai politici, è questo: il rischio che aumenti il numero di possessori di armi pronti ad usarle.

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