Natale e Capodanno con il coprifuoco

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-11-21

Subito dopo l’allentamento di dicembre per gli orari di negozi e ristoranti la stretta, che partirà qualche giorno prima di Natale per arrivare fino alla Befana. Coprifuoco alle 22 e divieto di spostamento dal proprio comune

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A Natale puoi…solo comprare. Il DPCM di dicembre potrebbe allentare le misure in vigore ora se l’RT in diminuzione continuerà con questo trend. Verranno allungati gli orari di negozi, ristoranti e bar, come il coprifuoco. Ma solo per pochi giorni. Dal 23 dicembre infatti tutto tornerà come prima. Con il divieto di spostarsi dal proprio comune anche nelle zone gialle

Natale e Capodanno con il coprifuoco

“E’ chiaro che il Natale e’ per tutti noi il momento in cui abbiamo maggior piacere a incontrarci con gli affetti piu’ cari. Quest’anno purtroppo abbiamo una situazione diversa, che non possiamo certamente pensare avra’ delle eccezioni legate a quel periodo, perche’ vanificheremmo tutti gli sforzi di queste settimane”. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanita’ Franco Locatelli, rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. “Dovra’ essere un Natale responsabile. Questo va detto a chiarissime lettere: ci sara’ un diverso Natale rispetto agli altri”. Un Natale, se le informazioni riportate dal Messaggero venissero confermate, che cercherà di salvare l’economia e la salute. Si potrà fare shopping per quanto possibile ma non si potrà dare il regalo ai parenti a Natale:

Per quanto riguarda i negozi al dettaglio ad esempio, compresi i discussi centri commerciali, si sta ragionando sull’opportunità di estenderne l’orario di apertura consentendo a gestori e dipendenti di alzare le serrande alle 8 del mattino e tenerle così almeno fino alle 22 (con le consuete raccomandazioni di evitare assembramenti, igienizzare le mani e contingentare gli ingressi nei locali più piccoli), Tenere i negozi aperti fino all’attuale ora di coprifuoco però, spingerebbe inevitabilmente i cittadini a tardare con il rientro in casa. Non dovrebbe però affatto essere un problema. Il governo infatti sta studiando anche un nuovo limite orario per il coprifuoco che, a partire dal 3 dicembre, potrebbe quindi essere posticipato alle 23 o, più probabilmente, a mezzanotte. A beneficiare di questo allentamento, però, dovrebbero essere anche ristoranti, pub, bar, gelaterie, pasticcerie e tutte le attività legate alla ristorazione della Penisola. Sul tavolo dell’esecutivo infatti, anche l’opzione di una riapertura serale ragionata. Nel dcpm venturo infatti, potrebbe venire meno il limite delle ore 18, con un’estensione, quantomeno in zona gialla, fino alle 22. Restano però intatte ovviamente le misure relative al consumo esclusivo al tavolo così come al divieto di far sedere più di 4 o 6 persone.

Subito dopo l’allentamento di dicembre la stretta, che partirà qualche giorno prima di Natale per arrivare fino alla Befana. Coprifuoco alle 22 e divieto di spostamento dal proprio comune. Il veglione di Capodanno quest’anno non ci sarà quindi:

Ma l’orientamento è quello di un Natale blindato.Con lacena della Vigilia riservata «ai parenti più stretti». Probabilmente ai soli conviventi. Copione e restrizioni ripetute, «purtroppo» per il pranzo di Natale, Santo Stefano, la festadella Befana.E per tutti i giorni di vacanza che andranno da sabato 19 (la stretta potrebbe scattare anche il 23, ma si teme che nel week-end precedente le famiglie anticipino gli incontri natalizi) a domenica 10 gennaio. Neiprossimi giorni si studieranno le modalità: ad esempio c’è da stabilire se iDpcmsaranno 2 o uno solo (quello del 3 dicembre). Ma siccome è già chiaro che ilgoverno non vuole abbandonare lo schema delle 3 fasce («ha funzionato»), e visto che a ridosso del Natale probabilmente quasi tutta Italia sarà “gialla”, l’ipotesi che sta prendendo corpo è di inserire tra le regole della fascia gialla il divieto di uscire dal proprio Comune di residenza durante le Feste. E di confermare il coprifuoco alle 22. «Così riusciremoa impedire leriunioni trapiù nuclei familiari, dove la probabilità dei contagi è più alta. Divisioni nel governo? No, tutti sono prudenti, tutti temono la terza ondata…».

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