Il senzatetto multato perché non era a casa con il coprifuoco a Como

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-11-21

Sembra uno scherzo e invece non lo è: a Como un senzatetto di 63 anni, Pasquale Giudice, ha preso la multa per aver violato il coprifuoco. In città tutti sanno che vive sotto i portici. Per fortuna qualcuno ha pagato la sanzione al posto suo

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Sembra uno scherzo e invece non lo è: a Como un senzatetto di 63 anni, Pasquale Giudice, ha preso la multa per aver violato il coprifuoco. In città tutti sanno che vive sotto i portici. Per fortuna qualcuno ha pagato la sanzione al posto suo. Le sue parole a Repubblica Milano:

«Erano da poco passate le 21, mi hanno detto che ero fuori casa durante il lockdown. A Como però tutti sanno che vivo per strada da dieci anni. L’ho anche scritto sul cartello che tengo sul marciapiede quando chiedo l’elemosina. Il giorno dopo mi hanno detto che un uomo ha già pagato la multa».

Un benefattore. Lo conosce?
«No. Chiunque sia, lo ringrazio di cuore, vorrei esprimergli personalmente tutta la mia gratitudine. Non avrei proprio saputo come fare, sono solo».

Com’è finito in strada?
«Fino al 1992 ho lavorato come manovale e come muratore in vari punti della provincia. Poi hanno smesso di chiamarmi e non ho più trovato nessuno che mi facesse lavorare. Ho cercato tanto, poi sono anche arrivati i problemi di salute: ho avuto un tumore, sono stato operato, poi ho subito un altro intervento per un’ernia. La mia situazione è ancora più difficile proprio per questo: avrei bisogno di visite periodiche e di medicinali e non me li posso permettere. Proprio in questi giorni ho appuntamento da un medico: vorrei iniziare le pratiche per ottenere la pensione di invalidità».

Pasquale Giudice spiega che prende 500 euro di reddito di cittadinanza ogni mese, ma che non è una garanzia sufficiente perché qualcuno in città gli affitti una stanza. Como è la stessa città in cui qualche tempo fa l’assessore al welfare buttò via la coperta a un clochard.

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