Ieri abbiamo raccontato la storia della ragazza che si è rifiutata di servire il gelato a Matteo Salvini alla la gelateria Baci Sottozero che si trova in piazzale Siena a Milano. La gelateria ha smentito la versione della madre della ragazza, che aveva detto che Matteo Salvini aveva telefonato alla titolare per lamentarsi del comportamento della ragazza provocandone il licenziamento.
Lei però ieri ha parlato alla trasmissione La Zanzara su Radio24 spiegando in primo luogo che non ha litigato con il cliente nella gelateria: “Non lo volevo servire perché è una persona che semina odio tra la gente”. “In faccia non gli ho detto nulla, me ne sono andata e mi sono fatta sostituire. E’ stato servito da altri”. E poi ha aggiunto che a dirle della telefonata di Salvini è stata la stessa proprietaria della gelateria: “La titolare mi ha detto che ha ricevuto una telefonata da Matteo Salvini, altrimenti non sarebbe successo nulla”. “La titolare mi ha inveito contro: stai zitta, qui bisogna servire tutti che sia Mussolini o Salvini o un nero, hai fatto fare brutta figura al locale e Salvini sarà il prossimo premier incaricato, non sai che danno ci hai fatto”.
Il Corriere della Sera riporta ancora le parole della ragazza che conferma il racconto della telefonata di Salvini e rivela anche che suo padre vota Lega:
La versione dell’accaduto fornita da Nadia non è però così lontana da quella raccontata dalla mamma: «Aggredendomi la titolare mi ha urlato che aveva telefonato Salvini lamentandosi del mio comportamento. Mi ricordo addirittura che lo indicava come “il prossimo premier”. Me ne sono andata per dignità». Le origini c’entrano fino a un certo punto: «Mio papà è un elettore proprio di Salvini, mia mamma è stata assessore di Forza Italia a Corsico. In famiglia l’unica di sinistra sono io».
E intanto c’è chi ricorda il precedente storico: quando i camerieri dell’Autogrill sull’autostrada del Sole si rifiutarono di servire Giorgio Almirante.
Leggi sull’argomento: La storia della ragazza che si è rifiutata di servire un gelato a Salvini
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23 marzo 2018 at 9:39
“In faccia non gli ho detto nulla, me ne sono andata e mi sono fatta sostituire. E’ stato servito da altri” .. e quindi in base a cosa ha capito che lo rimbalzavi?? delle due, l’una … o legge nel pensiero .. o hai detto qualcosa
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23 marzo 2018 at 9:53
Oppure non è vero che Salvini ha parlato con la proprietaria ma è vero che la proprietaria le ha detto di aver parlato con Salvini.
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23 marzo 2018 at 15:23
Se non si fosse licenziata di sua volontà, avrebbe comunque meritato il licenziamento in tronco. Non ci devono essere discriminazioni politiche. Purtroppo i giovani d’oggi, oltre a essere viziati peggio dei giovani di 30 anni fa, si pavoneggiano come esperti di politica quando invece non sanno niente.
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Questa non è politica, è fanatismo.
Evidentemente, questa qui non aveva voglia di lavorare e ha trovato la scusa del razzismo per comportarsi da imbecille.
Io, se avessi un’attività, non mi interesserei all’orientamento politico, religioso o sessuale dei miei clienti. Per me conta solo il rispetto delle persone e delle attività commerciali.
Nei commenti, vedo che molti difendono questa ragazza, dimostrandosi peggio di lei. Alla fine si è comportata esattamente come l’albergatore omofobo che, due anni fa, si rifiutò di ospitare una coppia omosessuale che aveva già pagato la vacanza.
LASCIATE IL VOSTRO FANATISMO POLITICO FUORI DAI VOSTRI LUOGHI DI LAVORO, GRAZIE E FATE LAVORARE CHI NE HA DAVVERO VOGLIA E BISOGNO, GRAZIE!-
25 marzo 2018 at 0:06
Fuori il fanatismo politico dai luoghi di lavoro! Dimissioni totali della dirigenza di Lega Nord! https://www.nextquotidiano.it/trentino-autista-bus-profughi/
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25 marzo 2018 at 12:27
Ma infatti i leghisti che si sentono offesi dal gesto di quella ragazza sono come minimo patetici.
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23 marzo 2018 at 18:35
@87 Mi sento peggiore di quella ragazza, solamente perché non credo avrei avuto la schiena così dritta da rifiutarmi di servire Salvini.
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23 marzo 2018 at 18:55
è razzista anche chi discrimina gli altri in base alle loro idee (cit.) .. ergo una razzista nei fatti che non vuole servire un razzista presunto …ehhh..se la discriminazione e/o la violenza arrivano da una parte o hanno un colore sono giustificati.. son “compagni che sbagliano” .. zuzzurelloni!
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24 marzo 2018 at 9:31
Premesso che non credo che negare un gelato a Salvini ripari i torti del mondo, men che meno della xenofobia leghista, c’è da affermare o smentire che la ragazza si sia fatta sostituire – una specie di obiezione di coscienza.
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Se non si licenziano i medici che rifiutano di applicare la 194, non vedo come si possa licenziare la ragazza in oggetto per questa quisquilia.
Non mi risulta che abbia insultato Salvini, ne’ che il suddetto non sia stato comunque servito.
In ogni caso, il diavolo è nei dettagli. Che sono almeno controversi. Certo che se, per affermare di essere di sinistra, occorre inscenare episodi come questo, siamo proprio messi male.
Con tutto il precariato e lo sfruttamento del lavoro che c’è in Italia, ci vorrebbero prese di coscienza a livelli ben più alti. -
24 marzo 2018 at 12:24
Io aderisco alla mozione “Servirglielo con lo sputo dentro”. Con tante scuse allo sputo.
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24 marzo 2018 at 18:21
Se sei in un posto di lavoro le tue idee politiche te le tieni per te. Se la hanno licenziata, meglio così, ci pensa due volte.
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