Attualità
Hasna Aitboulachen e la storia della falsa foto nella vasca da bagno
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2015-11-24
Revenge porn e terrorismo: quando la vendetta di un ex-fidanzato finisce per farti etichettare come una pericolosa jihadista
Che non si venga a dire che i mezzi d’informazione non rispettano le pari opportunità, ve la ricordate la foto di quella che veniva definita come “la prima kamikaze donna d’europa”? Dopo qualche giorno è venuto fuori che Hasna Ait Boulahcen non si è fatta esplodere ma è morta in seguito alla detonazione della cintura esplosiva di un uno dei jihadisti barricati nell’appartamento al numero 8 di Rue du Corbillon. Qualche ora dopo la fine del blitz delle forze speciali, quando ancora non si sapeva molto su come fossero davvero andate le cose in quell’appartamento hanno iniziato a circolare le immagini di Hasna Ait Boulahcen.
Vittima della vendetta di un vecchio amico che ha venduto le foto
Oggi invece la notizia è che le foto fatte circolare da parecchi giornali dopo lo “scoop” del Daily Mail, dove la presunta kamikaze è ritratta in atteggiamenti definiti “poco consoni” per una fedele musulmana, tra i quali anche uno scatto all’interno della vasca da bagno non sono della donna morta a Saint Denis il 18 novembre ma di un’altra persona. A rivelarlo sono la CNN e AJ che hanno rintracciato la ragazza delle foto, la trentaduenne marocchina Nabila Bakkatha.
Nabila, che ovviamente e viva e che nei giorni degli attacchi parigini era a Beni Mellal è rimasta parecchio sconvolta dal fatto di vedere alcune sue foto associate al nome della donna che per qualche giorno è stata ritenuta dai giornali di tutta Europa come la prima kamikaze donna europea.
Innocent Woman Mistaken For Suicide BomberThis woman was falsely portrayed as a suicide bomber by media outlets, including AJ+. We found her in Morocco.
Posted by AJ+ on Monday, 23 November 2015
Ma com’è successo che le sue foto siano arrivate alla stampa europea e americana? Secondo Nabila si tratta di una vendetta da parte di un suo amico, che qualche giorno dopo la strage di Parigi ha venduto alcune sue foto private ai giornali dicendo che si trattava di Hasna Ait Boulahcen. Le foto risalgono a prima del 2007, in un periodo in cui Nabila viveva ancora in Francia e studiava per diplomarsi in design della moda. Dopo la separazione con l’ex-fidanzato dell’epoca Nabila è tornata in Marocco ma evidentemente lui covava ancora, dopo tutti questi anni, qualche motivo di risentimento. Al punto di vendere le foto al tabloid inglese spacciando Nabila per la jihadista morta a Saint Denis. Questa è l’unica spiegazione perché – racconta – non ha mai messo sui social la sua foto nella vasca da bagno, quindi per forza il colpevole è uno solo: il suo ex-fidanzato. Di colpo non solo Nabila si è trovata a essere etichettata come terrorista ma ha dovuto anche rassicurare i genitori e i familiari che pensavano fosse morta. Ora che la vicenda si va chiarendo l’unico timore della ragazza è che potrà avere qualche problema qualora volesse tornare in Francia (dove ha vissuto dal 1998 al 2007). L’unica cosa che le resta da fare è fare causa al vecchio amico e al giornale che per primo ha pubblicato gli scatti. E sperare che quante più testate giornalistiche condividano la sua storia per rettificare le informazioni sbagliate date fin’ora.