La lezione di Nicola Rainò a Myrta Merlino che aveva definito “bella” la premier finlandese Sanna Marin | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-19

Il giornalista italiano in Finlandia Nicola Rainò “bacchetta” Myrta Merlino che aveva usato l’aggettivo “bella” per definire la premier Sanna Marin

article-post

La visita in Italia di Sanna Marin, la premier finlandese che ieri ha incontrato Mario Draghi a Roma, ha mandato in tilt il sistema politico e mediatico nostrano abituato all’esatto opposto di ciò che lei è quando si parla di cariche di rappresentanza dello Stato. Marin ha 37 anni, ed è donna, mentre in Italia non c’è mai stato un Presidente del Consiglio che non fosse uomo, e il più giovane a ricoprire questa carica è stato Matteo Renzi che nel 2014 salì a Palazzo Chigi a 39 anni.

La lezione di Nicola Rainò a Myrta Merlino che aveva definito “bella” la premier finlandese Sanna Marin

Nel descriverla, la conduttrice de L’Aria che tira Myrta Merlino l’ha definita “una bella eccezione, giovane, bella, in gamba, decisa”. La giornalista ha poi chiesto a Nicola Rainò, direttore della rivista italiana in Finlandia Rondine, quale fosse il suo indice di gradimento nel Paese. “Credo che nessuno in Finlandia userebbe due volte la parola ‘bella’ riferito a un politico del valore di Sanna Marin”, la risposta dell’ospite in collegamento, alla quale Merlino ha replicato, dopo un attimo di titubanza, con un “Touché”. “A 37 anni una persona non è considerata giovane, è una persona matura”, ha inoltre aggiunto Rainò.

In precedenza altri esponenti del mondo politico o giornalistico avevano fatto apprezzamenti a Marin per i motivi sbagliati: l’ex deputato del Pci, dirigente d’azienda e giornalista Enrico testa (detto “Chicco”) aveva scritto su Twitter di essersi “innamorato” di lei. “Mettiti in coda”, la risposta dell’editorialista del Corriere della Sera Antonio Polito.

Sanna Marin in Italia fa scalpore perché ci mette a nudo non soltanto il nostro conservatorismo, manifestato dall’assenza di una premier donna nell’intera storia repubblicana o dalle sceneggiate sulla “donna al Quirinale” dell’ultima tornata presidenziale, ma anche perché quelli che dovrebbero spingere affinché un cambiamento accada non riescono ad elogiarla per i motivi giusti. E finché sarà così, nulla cambierà veramente.

Potrebbe interessarti anche