Il Museo di Auschwitz chiede al Salone del Libro di scegliere su Casapound

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-07

«Non si può chiedere ai sopravvissuti di condividere lo spazio con chi mette in discussione i fatti storici che hanno portato all’Olocausto»

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Il Museo di Auchwitz chiede al Salone del Libro di scegliere tra loro e Casapound. In una lettera rivelata da La Stampa e firmata da Halina Birenbaum, sopravvissuta al lager, dal direttore del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, Piotr M. A. Cywiński, e dal presidente e dall’ideatore del «Treno della memoria» ovvero Paolo Paticchio e il torinese Michele Curto (coinvolto, peraltro, in un’inchiesta sulla gestione dei fondi destinati ai Rom), si legge: «Non si può chiedere ai sopravvissuti di condividere lo spazio con chi mette in discussione i fatti storici che hanno portato all’Olocausto, con chi ripropone una idea fascista della società». E aggiungono: «Non si tratta, come ha semplificato qualcuno, del rispetto di un contratto con una casa editrice, bensì del valore più alto delle istituzioni democratiche, della loro vigilanza, dei loro anticorpi, della costituzione italiana, che supera qualunque contratto».

museo di auschwitz salone del libro

Curto, ex capogruppo di Sinistra ecologia e libertà in consiglio comunale nell’era Fassino, è indagato insieme al suo datore di lavoro per truffa: avrebbero presentato «dichiarazioni ideologicamente false per ottenere una cifra pari a 13.489 euro riconosciuti al datore di lavoro sotto la veste di rimborso a coloro che ricoprono cariche pubbliche elettive».

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