Sangiuliano e Sgarbi hanno già iniziato a litigare sui “musei gratis”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-11-02

La proposta del sottosegretario alla Cultura è stata già bocciata dal Ministro della Cultura

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Guarda l’arte e mettila da parte, ma a pagamento. Non hanno neppure iniziato a lavorare insieme al dicastero della Cultura, ma il Ministro Gennaro Sangiuliano e il sottosegretario Vittorio Sgarbi hanno deciso di offrire ai “telespettatori” i primi fuochi d’artificio di un rapporto che, viste le personalità in campo, sembra essere poco incline alla collaborazione. Il tema è quello dei musei gratis, aspetto che il critico d’arte vorrebbe rendere ufficiale (magari in alcune fasce della giornata). Ma l’ex direttore del Tg2, fresco della sua prima carica istituzionale, non ha alcune intenzione di procedere in quella direzione.

Musei gratis, Sangiuliano e Sgarbi hanno già iniziato a litigare

Intervistato da “Un Giorno da Pecora, su Rai Radio2, Vittorio Sgarbi ha parlato proprio della sua idea e volontà di concedere l’accesso gratuito ai poli museali (oltre all’estensione dell’orario di apertura):

“Certo, almeno fino alle 21. La gente che lavora non può andarci di giorno, quindi dovrà andarci, gratis, nelle ore in cui sono liberi di andare”.

Dunque, il critico d’arte torna a rilanciare quella battaglia che già condusse quando era assessore a Milano. Ma il tema dei musei gratis per diffondere la cultura è sempre stato un suo cavallo di battaglia. Da sempre. Ma il Ministro Sangiuliano non è per nulla d’accordo con questa ipotesi. Nel corso della sua intervista da Bruno Vespa – a “Porta a Porta”, su Rai 1 -, il capo del dicastero della cultura ha espressamente dichiarato:

“Sarebbe una misura che non reggerebbe sul piano economico dei conti e che tra l’altro porterebbe a deprezzare il valore delle opere d’arte esposte, mentre la cultura e l’arte possono essere un fattore di incremento del nostro Pil”.

Il rapporto tra i due, dunque, non sembra esser nato sotto la buona stella della collaborazione e della cooperazione. O, quantomeno, le loro visioni sono totalmente opposte: da una parte c’è chi (Sgarbi) pensa al patrimonio artistico e alla sua diffusione, dall’altra c’è chi (Sangiuliano) vede nell’arte un affare economico.

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