Fact checking

Il MoVimento 5 Stelle vuole sciogliere il Comune di Roma per mafia (ma non sa che…)

dipocheparole 03/12/2014

La richiesta dei grillini in Campidoglio. E la sua fattibilità concreta, guardando alla legge

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«Chiediamo un incontro con il prefetto di Roma perché il Comune deve essere sciolto per mafia»: questo avrebbe dichiarato il deputato del Movimento 5 Stelle Alessando Di Battista, uno dei componenti del direttorio dei grillini, durante una conferenza stampa in Campidoglio, a seguito dell’inchiesta sulle connessioni romane tra mafia e politica.
movimento 5 stelle
«Ci mobiliteremo anche in Parlamento – assicura Di Battista a margine della conferenza stampa – affinché il Comune venga sciolto». Luigi Di Maio, anche lui eletto nei giorni scorsi nel direttorio M5S, assicura ai cronisti che «quanto prima, vi faremo sapere ora e giorno in cui il procuratore ci riceverà».
 
QUANDO SI SCIOGLIE UN COMUNE PER MAFIA?
Visto quanto è accaduto con Mafia Capitale e le incredibili collusioni con il PD romano che l’inchiesta ha rivelato, la richiesta non è per nulla campata in aria, dal punto di vista politico. Ma la legge dice che per arrivare al commissariamento di un ente locale bisogna prima che il prefetto formi una commissione che abbia accesso agli atti, questa commissione deve redigere una relazione che il prefetto deve inviare al ministro dell’Interno. Poi:

….il ministro dell’interno in seguito potrà proporre lo scioglimento dell’ente al presidente della Repubblica, che emetterà il decreto di scioglimento, previa deliberazione del Consiglio dei ministri entro 3 mesi a decorrere dalla presentazione della relazione del prefetto (art. 143 d.lgs. 267/2000). L’Ente una volta commissariato sarà retto da una commissione straordinaria (art. 144 d.lgs. 267/2000) per un periodo che andrà dai 12 ai 18 mesi prorogabili fino a 24, la commissione sarà composta da: tre membri scelti tra funzionari dello Stato, in servizio o in quiescenza, e tra magistrati della giurisdizione ordinaria o amministrativa in quiescenza e svolgerà le funzioni di sindaco/presidente, Giunta comunale/provinciale e Consiglio comunale/provinciale.

Insomma, a sciogliere un comune per mafia è il ministro dell’Interno, non il prefetto. La normativa nasce con il decreto legge n. 164 del 31 maggio 1991, poi convertito nella legge n. 221 del 22 luglio dello stesso anno. Spiega La Stampa:
scioglimento comune mafia
Insomma, è Palazzo Chigi che ha il potere di sciogliere il Comune per mafia.
Edit: dopo l’incontro con il prefetto le dichiarazioni del MoVimento 5 Stelle sembrano un po’ contraddittorie. Questa di Andrea Cecconi sembra essere la più circostanziata:

– “Assolutamente no. Il Prefetto ha bisogno di valutare insieme al governo. Quindi non e’ corretto dire che andra’ nella direzione dello scioglimento ma sa benissimo che la situazione e’ molto grave e che potrebbero esserci i presupposti. E, se ci sono, ha detto che non si tirera’ indietro”. Cosi’ il capogruppo del M5s alla Camera Andrea Cecconi a chi gli chiedeva se il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro avesse escluso l’ipotesi dello scioglimento del Comune di Roma per mafia che i pentastellati gli hanno chiesto.

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