Il MoVimento 5 Stelle querela Claudio Messora

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-06-30

L’ex responsabile della Comunicazione al Senato e in Europa del MoVimento 5 Stelle viene querelato dal MoVimento 5 Stelle. Per aver insinuato che Di Maio si sia incontrato con Monti per la Trilateral e la rava e la fava. I brutti effetti del complottismo quando se ne rimane vittima, eh?

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C’eravamo tanto amati. Claudio Messora, ex responsabile della Comunicazione del MoVimento 5 stelle al Senato e in Europa viene querelato dai grillini. Lo annunciano loro stessi sulla pagina Facebook ufficiale nella quale danno questa motivazione:

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L’annuncio della querela a Claudio Messora da parte del M5S

Non possiamo accettare che i lettori dei post pubblicati da Messora, e i nostri attivisti, vengano allarmati per cose che non sono vere, e disinformati dalle fantasiose ricostruzioni che vi sono riportate con l’intento di ledere la nostra credibilità di portavoce e di infangare tutto il MoVimento 5 Stelle.
L’ultimo retroscena fantasioso riguarda un incontro con Varoufakis e uno con Monti. Smentiamo ogni ricostruzione davvero fuori da ogni verità, e anzi ribadiamo la nostra idea di fare un referendum sull’euro con il quale gli italiani possano esprimersi. Di intese con Monti, poi, non ne parliamo neanche: è pura fantascienza.

Il MoVimento 5 Stelle querela Claudio Messora

Che cosa ha combinato il barbuto e fantasiossimo autore di video bufala come quello della “grande balla dell’HiV”? Da qualche giorno ha ingaggiato una guerra con David Borrelli del MoVimento 5 Stelle a causa di una battuta di Mario Monti durante l’ultimo Speciale del Tg di La7 dedicato alla Brexit, dove era ospite anche Mario Monti. «Anch’io, come David Borrelli che conosco e che stimo, penso che l’Europa dovrebbe cambiare». Secondo Messora questa era la prova di chissà quali inciuci. Mentre è soltanto una coincidenza che Messora fosse stato licenziato proprio da Borrelli e avesse il dente avvelenato nei suoi confronti.

Non contento, oggi Messora ha ospitato su Byoblu, il suo blog, un articolo già pubblicato su Gli Stati Generali a firma di Marco Gaiazzi accusando velatamente Luigi Di Maio di alto tradimento perché il vicepresidente della Camera avrebbe sviluppato un asse (probabilmente da stiro) con sua maestà delle tenebre (sempre Mario Monti). Con Messora ci vuole un’infinita pazienza.

L’agghiacciante ricostruzione di una deriva verticistica del Movimento 5 Stelle, che racconta la nascita clandestina di un asse tra Luigi Di Maio e Mario Monti. Un racconto che, se non smentito, spiega tutto, dai pranzi “istituzionali” con il presidente della Trilaterale alle improvvise dichiarazioni di stima di Mario Monti a David Borrelli, alla sparizione improvvisa di un punto fortemente antieuropeista e anti-euro dal blog di Grillo. È ora necessario che Luigi Di Maio smentisca con forza le fonti dell’articolo di Marco Gaiazzi, che usa condizionali definiti come “una premura stilistica”. È necessario perché il Movimento 5 Stelle è un movimento trasparente, dove le decisioni si prendono in rete, e dove le trame oscure sono assimilabili all’alto tradimento.

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Il post di Claudio Messora su facebook

Gli intenti dell’ex responsabile della comunicazione sono curiosi: continua a chiedere risposte pubbliche e smentite ad affermazioni fatte con molta prudenza e persino con il condizionale nell’articolo che utilizza come fonte. Non sembra aver presente la portata diffamatoria di affermazioni come le sue, anche fuori contesto: se per assurdo fosse vero che Di Maio abbia incontrato Monti, l’incontro di per sé non sarebbe la prova di alcun ridicolo alto tradimento. Semmai bisognerebbe comprenderne il contesto prima di fare affermazioni così azzardate. Però bisogna ricordare un’altra cosa: che dalle elezioni del 2013 fino al giorno della sua cacciata dall’Europa Messora è stato portato in palmo di mano da molti elettori, attivisti e persino onorevoli del MoVimento 5 Stelle. Ora si accorgono dei suoi metodi (che sono sempre gli stessi): ma prima no?
EDIT: La risposta di Messora (dimostra che non ha capito la domanda):
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A Messora sembra sfuggire che attribuire a qualcuno un fatto determinato – che magari poi si rivela falso – e farlo con la precisa intenzione di accusarlo di nefandezze (l'”alto tradimento”) non è esattamente un atto a cui sia necessario dare una risposta in streaming.

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