A cosa è dovuta l'impennata del morbillo in Italia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-03-17

Medici antivaccinisti, ciarlatani e partiti hanno cavalcato per anni le paure dei genitori preoccupati dalle reazioni avverse spiegandoci che i vaccini non servono a nulla e fanno malissimo. Il risultato di questo bel lavoro di propaganda ora lo abbiamo davanti agli occhi

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Ieri il ministero della Salute ha lanciato l’allarme riguardante la preoccupante impennata di casi di morbillo nel nostro Paese: dall’inizio dell’anno i casi di infezione da Morbillivirus sono già  700 contro gli 844 registrati in tutto il 2016. Rispetto ai primi tre mesi del 2016 (nel quale ci furono 220 casi) l’aumento è del 230%. La circolazione della malattia, che è altamente infettiva, è favorita «dalla presenza di sacche di popolazione
suscettibile, non vaccinata». Questo significa che la diffusione del morbillo è dovuta principalmente alla diminuzione della copertura vaccinale al di sotto della soglia minima del 95% per coorte vaccinale. I responsabili li conosciamo tutti: sono quei medici, quei politici e quei ciarlatani che instillano nei genitori ingiustificate paure sugli effetti dei vaccini spingendo molti genitori preoccupati™ a rifiutare (o a rinviare di anni) le vaccinazioni obbligatorie.

morbillo aumento casi vaccinazioni 2017 - 1
Fonte Corriere della Sera del 17/03/2017

Vaccini fantastici e dove trovarli

La medicina ha inventato e messo a disposizione di tutti uno strumento straordinario per prevenire la diffusione di malattie contagiose tra la popolazione: i vaccini. Le vaccinazioni di massa – che in Italia sono gratuite – hanno consentito di debellare malattie molto contagiose e spesso mortali come ad esempio il vaiolo o di ridurne l’incidenza. Per ottenere questo risultato si è capito che era molto più efficace proteggere anzitutto le nuove generazioni, garantendo così che i nuovi membri della comunità fossero protetti da malattie che nei più piccoli hanno conseguenze più gravi e al tempo stesso assicurandosi di crescere una popolazione protetta dai virus. Se però la copertura vaccinale della popolazione non è sufficientemente alta il virus ha la possibilità di circolare tra le persone non vaccinate. Dal ministero precisano che «più della metà dei casi riguarda persone
dai 15 ai 39 anni» e che ci sono stati anche molti casi di «trasmissione in ambito sanitario e in operatori sanitari». Questa brusca impennata dei casi di morbillo non sorprende gli esperti che avevano già evidenziato la preoccupante tendenza come spiega Giovanni Maga, virologo molecolare del Cnr:

I dati che indicavano il calo delle vaccinazioni sotto la soglia di sicurezza erano il primo segnale che lasciava presupporre una nuova fiammata epidemica. Il virus del morbillo è veloce nel diffondersi e ha un tasso di contagio quattro volte più elevato di quello dell’influenza. Lo scenario attuale non deve dunque sorprenderci. Ora sappiamo con certezza che è giunto il momento di avviare una seria discussione soull’obbligatorietà
dei vaccini

Ed in effetti già nel rapporto di febbraio 2017 di Morbillo e Rosolia News, pubblicazione periodica sullo stato della malattia nel nostro Paese, si evidenziava come i primi mesi del 2017 siano stati contrassegnati da un forte ritorno dei casi di contagio da morbillo.
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Nell’’88% dei casi per cui è noto lo stato vaccinale le persone che hanno contratto la malattia non erano vaccinate e il 8,3% aveva effettuato una sola dose di vaccino. Tra i quasi 240 casi di morbillo registrati a gennaio, il 27% ha avuto almeno una complicanza, come polmonite o encefalite. Si tratta di complicanze note e facilmente prevenibili con la vaccinazione che dimostrano come il morbillo non sia una malattia da prendere sottogamba quasi fosse una banale febbre alta; il rischio è quello di contrarre la terribile encefalite sclerosante subacuta che lascia il paziente paralizzato per tutta la vita.

Uno sguardo ad un paese dove la copertura vaccinale è sotto il 90%

Proprio ieri il Dottor Roberto Burioni (che abbiamo intervistato qui a proposito dell’importanza delle vaccinazioni in età pediatrica) raccontava su Facebook il caso di Dewin, un ragazzo sudafricano che è stato colpito dalla panencefalite subacuta sclerosante contratta in seguito ad un’infezione da morbilliviru; Dewin ora è su una sedia a rotelle. Se vogliamo dare un’occhiata al futuro che attende l’Italia se gli antivaccinisti continueranno a fare propaganda contro i vaccini non serve andare nei paesi del cosiddetto Terzo Mondo, basta andare in Romania dove dal febbraio 2016 in corso un focolaio di morbillo che, tra la fine settembre 2016 e il 17 febbraio 2017, ha causato oltre 3000 casi. In Romania, la copertura vaccinale per la prima e la seconda dose del vaccino MCV è inferiore al 90%. Secondo il bollettino ufficiale dell’European Center for Disease Control i casi notificati sono 3071 e 16 persone sono morte di morbillo. In particolare 549 casi si sono verificati in bambini che avevano meno di un anno (ne sono morti tre).

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Il pericolo delle mancate vaccinazioni in un’infografica

Come spiegano Antonietta Filia e Maria Cristina Rota dell’Istituto superiore di sanitàl 96,3% dei casi di contagio (2958 casi) non era vaccinato, il 2,6% (80) aveva ricevuto una sola dose di vaccino contro il morbillo e l’1,1% (33) aveva ricevuto entrambe le dosi previste mentre tutti i decessi si sono verificati tra persone immunocompromesse o con comorbidità. Questo significa che se attorno a quelle persone ci fossero stati individui regolarmente vaccinati probabilmente sarebbero ancora vive. La situazione non è limitata alla Romania e al nostro Paese: anche Austria (68 casi segnalati da fine dicembre 2016), Germania (43 casi nel 2017). Nei paesi dell’Unione dove sono stati registrati focolai di morbillo la copertura vaccinale è al di sotto della soglia ottimale del 95% per la seconda dose, in Italia la copertura vaccinale è inferiore al 95% anche per la prima dose del vaccino. Questo significa che grazie all’incessante attività dei divulgatori pseudoscientifici che fanno da untori per il morbo antivaccinista l’Italia sta spalancando le porte ad una malattia che potrebbe essere prevenuta con due semplici iniezioni il cui livello di rischio (le famose reazioni avverse) è molto basso. Di questo non possiamo non ringraziare medici ma anche i politici del M5S (e Beppe Grillo) che da anni conducono un’insensata battaglia contro i vaccini.

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