Il 12enne che spara a un uomo a Montichiari perchè glielo chiede lo zio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-05

Un 27enne è stato fermato dai carabinieri di Desenzano sul Garda ritenuto il mandante dell’agguato di venerdì sera a Chiarini di Montichiari. L’indiziato avrebbe dato una pistola a un 12enne, suo nipote, incaricandolo di colpire un uomo di 31 anni

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Un 27enne è stato fermato dai carabinieri di Desenzano sul Garda ritenuto il mandante dell’agguato di venerdì sera a Chiarini di Montichiari. L’indiziato avrebbe dato una pistola a un 12enne, suo nipote, incaricandolo di colpire un uomo di 31 anni, ora ricoverato in ospedale in condizioni serie ma non in pericolo di vita.

Il 12enne che spara a un uomo a Montichiari perchè glielo chiede un parente

L’agguato è avvenuto venerdì sera in via di Santa Scolastica. Ora il ragazzino di 12 anni e il 27enne mandante dovranno rispondere delle accuse di concorso in tentato omicidio, ricettazione e detenzione illegale di arma clandestina, ma per la sua età il minore non è comunque imputabile. Il Giornale di Brescia racconta qualche particolare in più sulla vicenda:

Secondo gli inquirenti, il mandante dell’agguato – ora in carcere a Brescia – è un suo parente, un italiano di 27 anni, responsabile di avergli affidato la pistola calibro 22 che deteneva illegalmente, con il preciso incarico di colpire il giovane con cui avrebbe avuto un litigio per ragioni sentimentali. La vittima dell’agguato risulta tuttora ricoverata in prognosi riservata al Civile di Brescia, ma non sarebbe in pericolo di vita. I carabinieri della compagnia di Desenzano, in coordinamento con la Procura di Brescia, nelle scorse ore hanno anche rinvenuto e sequestrato l’arma, con matricola abrasa e sprovvista di numero di serie.

Il Corriere di Brescia invece chiarisce che il mandante è lo zio del ragazzino. E spiega che gli inquirenti sono riusciti a trovare i responsabili grazie alla testimonianza della vittima e alle immagini delle telecamere di video sorveglianza. Decisive sono state anche le deposizioni di alcune persone che si trovavano nel luogo dell’aggressione. Ora resta da chiarire esattamente nei dettagli il movente sentimentale che ha portato al tentato omicidio.

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