Montezemolo in Alitalia: il colpo di grazia?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-09-09

Dopo la Ferrari Luca Cordero potrebbe andare a via della Magliana. Per i buoni rapporti con gli arabi di Etihad. Impegnati nell’ennesimo salvataggio della compagnia di bandiera. Ma con l’ex manager Fiat le cose potrebbero farsi più difficili…

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Luca Cordero di Montezemolo non sembra essere granché preoccupato per l’addio alla Ferrari che ieri Sergio Marchionne gli ha comunicato prima a mezzo stampa e poi durante l’incontro avuto a Maranello. Un po’ perché tra lui e Marchionne sembra essere arrivato quel momento del redde rationem che era stato anticipato quando la Fiat richiese indietro a gran voce (e ottenne) la presidenza; un po’ perché, come tutti i manager all’italiana, Luca Cordero avrebbe già trovato un atterraggio morbido per il volo a cui l’ha costretto l’uomo in pullover: Alitalia.
LUCA DI MONTEZEMOLO IN ALITALIA

Il Corriere della Sera oggi spiega che la Fiat per la Ferrari ha decisamente altri programmi:

Sergio Marchionne conta ormai le ore che dividono Fiat Chrysler Automobiles dalla quotazione alla Borsa di New York, dove dovrà presentare agli investitori una società, con tante sfaccettature,che corrispondono ad altrettanti gioielli tecnologici.Ferrari è uno di questi, il più appetibile, il marchio più famoso al mondo, quello che rappresenta l’italianità tout court. Si, questo è certo, la Ferrari sarà sempre italiana,parte di un gruppo che ha nel nostro Paese le sue radici ben salde. Non valgono confronti con il passato, era preistoria quando, nel 1969 la Ferrari SpA entrò a far parte del gruppo Fiat, erano i tempi delle raccomandate, dei telegrammi,quando per fare un’ interurbana era necessario passare da un centralino. Un’epoca tramontata, in cui le ore parevano scandite da lunghe attese,oggi la velocità è un colpo di fulmine. Sei anni senza vincere un mondiale equivalgono,pensano al Lingotto, ad un’eternità. Marchionne punta a vendere 6 milioni di vetture entro il 2018, partendo dai 4,4 milioni attuali, nove anni dopo il primo approccio tra Fiat e Chrysler, diventate una cosa sola, Fca all’inizio del 2014.

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Una foto d’epoca di Luca di Montezemolo con Niki Lauda (GP di Monaco, 1975)

Repubblica invece concentra l’attenzione sul valzer di poltrone che potrebbe scatenare l’addio di Montezemolo:

Si discute il come,non il se, della fine dell’era Montezemolo.Si discute se si possa trovare un’exit strategy civile, per dirsi addio «senza prendersi a calci in faccia», senza rompere il delicato giocattolo della Rossa.Perché quel giocattolo servirà, emolto. Sarà la stella, la punta didiamante, il biglietto da visita diElkann e Marchionne in America,lo strumento per convinceregli investitori di Wall Street ascommettere sul nuovo titoloFca. Un incentivo forte anche perché sul piano dei mercati, con l’Europa che arranca, gli Usa che crescono senza sfracelli e il Sudamerica che segna il passo, è proprio il Cavallino l’atout da giocare.La presidenza toccherà quasi sicuramente a Marchionne che potrà presentarsi ai mercati finanziari come l’uomo che governa tutto l’impero. In alternativaquel posto potrebbe fare gola aJohn Elkann. Per il ruolo di amministratoredelegato si fa il nomedi Harald Wester, numerouno di Alfa Romeo e Maserati,l’uomo su cui pesa la responsabilitàdi rilanciare il polo del lusso diTorino e Detroit.

L’IPOTESI ALITALIA

Per Montezemolo, però, si starebbe preparando una poltrona ancora migliore: quella di Alitalia. Il Corriere della Sera dipinge per lui il ruolo di mediatore tra Etihad e la CAI quando qualche tempo fa via della Magliana ha cambiato padrone dopo il fallimento dei Capitani Coraggiosi:

Di certo Montezemolo ha ancora molta voglia di fare, ma di fare qualcosa di diverso. Dopo 23 anni alla Ferrari è comprensibile, anche se alle Rosse di Maranello il manager bolognese deve molto. E viceversa. Alitalia rappresenta non solo qualcosa di diverso ma ha anche il sapore di una sfida. Non sarebbe tuttavia l’unica opzione sul tavolo del presidente della Ferrari. Probabilmenteè la più interessante, almeno sulla carta.Dipende anche da che ruolo Etihad vorrà assegnargli. Presidente, certo,ma con quali deleghe? Un ruolo di mera rappresentanza potrebbe stargli stretto,anche se non è escluso che dopo 23 anni passati a fare la trottola in giro per il mondo a seguire le Rosse, una volta fuori da Maranello, Montezemolo desideri una vita meno frenetica. Questa settimana il numero uno di Etihad, JamesHogan sarà a Roma e potrebbe anche incontrare il presidente della Ferrari per discutere del ruolo.

In attesa dell’ufficialità, l’agonia di Alitalia potrebbe aver trovato la fine. Nel senso che finalmente qualcuno finirà per spararle il colpo di grazia.
Foto da F1History

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