Monica Cirinnà smentisce la storia della richiesta dei soldi nella cuccia del cane: “Notizie non vere”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-08-05

La senatrice del Partito Democratico mette a tacere le polemiche

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Monica Cirinnà mette a tacere ogni polemica sulla presunta richiesta dei soldi rinvenuti nella cuccia del suo cane attraverso un post su Facebook, dal titolo “basta notizie false: non ho mai chiesto che i soldi mi venisserto restituiti”. Ha spiegato: “Vedo con rammarico che alcuni giornali tornano, con gravi imprecisioni, su fatti dei quali sono stata vittima un anno fa. Domani Il Messaggero pubblicherà una mia lettera, ma intanto ci tengo a smentire notizie non vere. Da quasi un anno spiego a chiunque che la cuccia dove sono stati ritrovati dei soldi in contanti era in disuso da anni era ai margini della nostra proprietà, in un luogo aperto al pubblico transito, non visibile dalla nostra abitazione e a ridosso della strada provinciale”.

Poi conclude: “Ho da subito avvisato i carabinieri e, una volta archiviata l’indagine senza che sia stato possibile risalire ai proprietari dei soldi, ho semplicemente comunicato attraverso il mio avvocato al giudice, come prevede la legge, cosa avrei fatto nel caso in cui caso i denari mi fossero consegnati. Non restituiti, perché, appunto non sono miei. Smentisco, dunque, i virgolettati che mi sono stati attribuiti. Chi fa informazione sa quanto sia importante la scelta delle parole. Ho detto chiaramente che quei soldi sarebbero andati in beneficienza all’Associazione Olympia de Gouges che si occupa di violenza sulle donne nel territorio della bassa Maremma. Sono molto dispiaciuta che vengano tirate in ballo vicende private della mia famiglia che niente hanno a che vedere con questa storia – aggiunge la senatrice dem – Io e la mia famiglia non siamo mai stati coinvolti nell’indagine che ha riguardato quei soldi. Indagine, ribadisco, archiviata. Ed è altrettanto falso sostenere che io volessi denunciare nostro figlio Fabio, che è per me appunto un figlio, per avere i soldi rinvenuti nella nostra proprietà. Purtroppo, la circolazione di notizie non vere, inesatte, incomplete e distorte sta generando un’ondata di reazioni violente nei confronti della mia persona e della mia famiglia che infangano il mio lavoro e il mio impegno politico”.

Monica Cirinnà e i soldi nella cuccia del cane: cosa è successo

Le polemiche erano nate stamane, quando era emerso che la senatrice del Partito Democratico aveva chiesto al giudice che quelle banconote (48 da 500 euro) fossero date a lei – perché ritrovate all’interno di una sua proprietà. Non le avrebbe tenute per sé, ma quei soldi sarebbero stati donati a un centro anti-violenza di Grosseto. Ma il giudice ha respinto questa istanza.

A un anno esatto da quel ritrovamento – e dalle polemiche che ne susseguirono – il caso si è lentamente sgonfiato: “nessun reato”, ha detto il pm che ha chiesto l’archiviazione. Ma quei 24mila euro sono ancora sotto sequestro e la situazione sembra destinata a non cambiare. E quella richiesta respinta dal giudice ha fatto tornare in auge questa vicenda, come ha raccontato Il Messaggero. La senatrice del PD ha raccontato così il suo stato d’animo, come riportato da Il Corriere della Sera:

“Ho vissuto giorni di panico a causa della fuga di notizie che ha messo in pericolo me e la mia famiglia. Qualunque malfattore avrebbe potuto avvicinarci e minacciarci per avere i soldi indietro. Ero sola con la mia famiglia. Quando sono stati ritrovati i soldi abbiamo immediatamente chiamato le forze dell’ordine per denunciare il fatto e chiedere protezione. Ma a noi non è stato neanche consegnato il verbale della denuncia mentre, nel giro di 48 ore, ce l’avevano tutti i giornali”.

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