La ginecologa che paragona l’aborto all’omicidio di Elena Del Pozzo e poi dice di essere stata fraintesa | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-17

La dottoressa ha un grande seguito sui social, in particolar modo tra i giovani che frequentano TikTok

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Un video in cui mette sullo stesso piano le critiche nei confronti di Martina Patti, la madre che ha uccisa la piccola Elena Del Pozzo, e le donne che ricorrono all’aborto. Per questo motivo, la ginecologa romana Monica Calcagni – che ha un grande seguito sui social, in particolare su TikTok – è finita nel mirino delle critiche. Poi, dopo il primo filmato, la dottoressa ha provato a spiegare il suo pensiero, dicendo di esser stata fraintesa.

Monica Calcagni e il paragone tra l’aborto e l’omicidio di Elena Del Pozzo

Nel video pubblicato da Monica Calcagni sul suo profilo Facebook, la ginecologa romana ha deciso di dire la sua sul caso dell’omicidio della piccola Elena Del Pozzo uccisa, in provincia di Catania, dalla madre Martina Patti (che prima aveva dichiarato che la figlia era stata rapita da tre uomini).

“Sui social ci sono messaggi di persone disgustate e arrabbiate per l’abominio commesso da questa mamma che ha ucciso sua figlia. Sono mamma di tre figli e mai mi sognerei di ucciderli o far loro del male, ma non mi sentirei di puntare il dito contro questa donna: non la conosciamo, non sappiamo il suo vito vissuto. E a questo punto punterei il dito anche contro tutti quelli che hanno frequentato questa donna senza capire il suo malessere. Per arrivare a uccidere il proprio figlio bisogna stare veramente male: non sappiamo la solitudine, la depressione, cosa è passato nella testa di questa donna. Possiamo solo sentirci addolorati e colpevoli per non aver capito che c’era un malessere. Tutti quelli che accusano questa donna sono poi quelli che non accusano le donne che abortiscono e ammazzano i loro figli. Solo che quelli non sono mai nati, quindi non li hanno mai tenuti in braccio, in grembo o allattati. Ma non è la stessa cosa? Quelli che puntano il dito sono anche quelli che puntano il dito contro le donne che lasciano il figlio in ospedale per farlo adottare, definendole ingrate? Non è forse meglio lasciare un bambino in ospedale perché non ci si sente in grado di crescerlo, e dargli una possibilità di trovare una famiglia in grado di dargli amore?”.

Parole e paragoni che, ovviamente, hanno provocato molte critiche. Ma la stessa ginecologa, in altri video pubblicati sui social, ha detto di esser stata fraintesa:

“Non sono obiettore di coscienza e sono assolutamente a favore della legge 194, non giustifico le donne che uccidono i loro figli ma non mi sento di giudicarle e non voglio sentirmi ipocrita […] Ho probabilmente pensato troppo avanti, chiedo scusa a chiunque ci sia rimasto male. Non era la mia intenzione, sono stata fraintesa. Purtroppo, quando penso una cosa, la dico, quando forse sui social bisognerebbe essere più falsi e attenti ai follower. Ma sono una ginecologa e il mondo dei social per me è nuovo, essere spontanea e sincera ha dei pro e dei contro e a 45 anni non ho ancora capito quando è meglio mettersi la lingua tra i denti. Forse dovevo tenere quel pensiero per me. Mi dispiace che abbiate frainteso, il paragone non era calzante ma continuo ad avere il mio pensiero, che non è quello che avete capito voi. Non voglio dare dell’assassino a nessuno, come non voglio darlo alla mamma di Elena. Non sono un magistrato né Dio, quindi non giudico. Esprimo un’opinione, ma da adesso in poi la terrò per me. Tra l’altro ho lavorato tutto il giorno e non mi ero resa conto del macello che avevo scatenato, senza assolutamente volerlo. Non cancellerò il video, ritengo che si debba pagare per gli errori che si fanno: quindi se pensate che abbia sbagliato, smettete pure di seguirmi”.

 

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