Mistero ci spiega come l'ISIS distruggerà il Vaticano (grazie agli gnomi)

ISIS e profezie è senza dubbio l’argomento di fine anno (e forse di fine del Mondo) tutti ne parlano, nessuno – ovviamente – ne sa davvero qualcosa. Tra le varie norme del decreto anti-terrorismo pare ci sia per ogni trasmissione televisiva quello di mandare in onda un servizio sui pericoli dell’ISIS. Arriveranno in tempo per il Giubileo o forse vogliono aspettare la fine dei lavori per la Metro C in modo da creare ancora più scompiglio? Dopo le minacce in diretta a Red Ronnie anche Mistero ha deciso di indagare sulla cosa nera che viene dalla penisola arabica.
Mistero, l’Isis e il Vaticano di next-quotidiano
Gli uomini dalle lunghe barbe devasteranno Roma
L’inquietante servizio di Fabio Troiano (al debutto su Mistero Adventure) inizia con le profezie della Madonna di Anguera che ha previsto che i terroristi dell’ISIS conquisteranno Roma passando per la via Appia, marciando “con grande furia” in direzione del tempio santo. Ovviamente il tutto deve per forza avvenire il giorno di un’eclissi di Luna. Incredibilmente, come già ci aveva spiegato Antonio Socci, il 23 marzo 2016 ci sarà un’eclissi. E non finisce qui, perché sarà anche il 23 marzo sarà anche il mercoledì santo dell’anno del Giubileo. Una coincidenza? Noi di Next crediamo di sì. Ma a Mistero hanno parecchi dubbi a riguardo. Anche perché a seminare morte e distruzione, dice un’altra profezia, saranno gli uomini dalla lunga barba. Verrebbe spontaneo pensare agli hipster, oppure a quelli dell’ISIS. Ma la terribile realtà è un’altra. Saranno gli gnomi armati di ascia a ricoprire di cadaveri Piazza San Pietro.
Troppo bassi per essere notati dalle Forze dell’Ordine che presidiano la piazza antistante la Basilica gli gnomi riusciranno a sgambettare tra la folla e – ad un segnale convenuto – inizieranno a falciare i fedeli tagliando loro le gambe. Hanno le lunghe barbe, sono vestiti di nero, 15 di carisma e 21 di intelligenza. E noi non potremo fare nulla per evitarlo, perché gli artificieri non sono addestrati per fronteggiare la minaccia degli gnomi alieni di Daesh. Sono loro che si nascondo dietro l’ISIS (sempre grazie al fatto che sono bassi). Qualche tempo fa girava pure la storia di Al-Chiuaua, il nano terrorista dell’ISIS quindi è legittimo pensare che Daesh stia addestrando un esercito di gnomi ninja assassini. Del resto abbiamo imparato dal Signore degli Anelli che nani e gnomi sono naturalmente avidi, ed è la finanza internazionale – spiega l’esperto Gianluca Ferrara – a governare il Mondo.
A questo punto l’unico che può davvero salvarci è
Le profezie dell’ISIS
La cosa divertente è che anche gli uomini dell’ISIS credono in una profezia alla quale hanno più volte fatto riferimento parlando della conquista di Roma, della distruzione di Roma e della volontà da parte delle truppe del Califfato di annientare gli infedeli. È davvero difficile capire, per noi occidentali, il significato di queste dichiarazioni. A volte sembra che l’obbiettivo sia davvero la distruzione della capitale italiana (come nel caso dei razzi che i jihadisti si dicono pronti a lanciare dalle coste della Libia), un simbolo in quanto sede della massima autorità religiosa cristiana. Altre volte invece “Roma” è un concetto più astratto che serve ad indicare l’Occidente, l’Europa, i governi occidentali. Per altri invece Roma rappresenta ciò che resta dell’Impero Romano d’Oriente quindi l’attuale Turchia.
Il punto è che l’ISIS sta conducendo una guerra di religione, una prima fase si sta svolgendo attaccando e conquistando (loro direbbero “liberando”) i territori del mondo arabo sotto il controllo degli infedeli, la seconda fase partirà dopo la conquista della Siria (il documento The Islamic State dice a partire dal 2020) e sarà la guerra contro i cristiani e l’Occidente. I soldati dello Stato Islamico vogliono ripercorrere le gesta dell’Islam, conquistare la penisola arabica e lanciarsi in una guerra santa. Per noi europei, che le guerre di religione e le crociate abbiamo smesso di farle da qualche secolo la cosa sembra incredibile, cionondimeno non significa che non sia un’ipotesi realistica da tenere in considerazione. La narrativa sviluppata dal Califfato mira proprio a questo: ad accreditarsi come i veri difensori dei valori dell’Islam, gli unici in grado di interpretare la dottrina musulmana e di metterla concretamente in atto senza sporcarla con le pratiche degli occidentali. Che la cosa piaccia o no agli islamici moderati (che negano che Daesh sia uno stato islamico) l’ISIS vuole raggiungere la più completa aderenza all’Islam del Profeta. L’applicazione totale della Sharia nei territori conquistati dal Califfato ne è un esempio. La data scelta per il confronto finale con i “romani”, il 2020, ha una forte connotazione simbolica e non necessariamente è un termine temporale reale: si tratta infatti del centenario della caduta del Califfato Ottomano. Così come ne fa parte la profezia dell’Apocalisse.
La conquista della città siriana di Dabiq ha avuto in questo senso grande importanza all’interno della visione profetica e storica portata avanti da al-Baghdadi e dai suoi seguaci. È infatti scritto del Corano che a Dabiq i “romani” si accamperanno per l’ultima, decisiva battaglia contro l’Islam. A Dabiq i soldati di Roma verranno sconfitti definitivamente e il Califfato inizierà la sua espansione per il controllo della totalità del mondo islamico. Qual è la profezia migliore? Quella della Madonna o quella dell’ISIS? Nel dubbio Mistero ci suggerisce il tutorial su “come sopravvivere alle Piaghe d’Egitto“.