Gli scontri a Minsk in Bielorussia dopo l’annuncio della vittoria di Lukashenko

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-10

Subito dopo il voto sono scoppiate le manifestazioni di piazza a Minsk. Ci sono stati scontri e arresti di oppositori. Gli scontri sono stati registrati tanto dall’agenzia di stampa russa, Ria Novosti, che dai media dell’opposizione bielorussa, tut.by e Nexta, nelle vicinanze dell’obelisco della Fiamma Eterna nella capitale

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Le elezioni in Bielorussia hanno riconfermato al potere per un sesto mandato Aleksandr Lukashenko, l’ex capo di una fattoria sovietica che ama farsi chiamare batka, padre, ma che gli Usa hanno battezzato “l’ultimo dittatore d’Europa”.  Gli exit poll gli hanno assegnato il 79,7% dei voti. All’unica candidata dell’opposizione ammessa, Svetlana Tikhanovskaja, è andato un risicato 6,8%. Affluenza dichiarata intorno all’80% con un record del 40% nelle giornate di voto anticipato.

Ma subito dopo il voto sono scoppiate le manifestazioni di piazza a Minsk. Ci sono stati scontri e arresti di oppositori. Gli scontri sono stati registrati tanto dall’agenzia di stampa russa, Ria Novosti, che dai media dell’opposizione bielorussa, tut.by e Nexta, nelle vicinanze dell’obelisco della Fiamma Eterna nella capitale. Un giornalista dell’agenzia France Press ha sentito l’esplosione di granate stordenti e ha visto le forze dell’ordine, dotate di scudi antisommossa, dirigersi verso i manifestanti.

Gli arresti sono avvenuti principalmente nella capitale, Minsk, ha riferito il portale Tut.by; il sito è uno dei principali media indipendenti in Bielorussia, ma e’ divenuto inaccessibile poco dopo la chiusura dei seggi elettorali. E ci sono stati scontri tra manifestanti e membri delle forze di sicurezza in Viale dell’Indipendenza e vicino l’obelisco della Fiamma eterna, nella capitale. Lukashenko, 65 anni e al potere dal 1994, cercava un sesto mandato presidenziale: in oltre un quarto di secolo, ha consolidato un enorme potere e lo ha esercitato in questo voto nonostante le tensioni con il suo principale alleato, la Russia, sullo sfondo del disgelo con gli Stati Uniti (che oggi hanno inviato una seconda spedizione di petrolio per riempire il vuoto lasciato dal greggio russo).

Scrive l’agenzia AGI che i risultati del voto contrastano con il malcontento popolare causato dalla gestione di Lukashenko durante la pandemia di coronavirus, che in Bielorussia conta quasi 70mila contagi e 587 morti. Una situazione a cui si aggiunge la stagnazione economica: la Banca Mondiale ha previsto una contrazione del 4%, il calo più grande degli ultimi 25 anni.

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