Le dieci persone indagate (e perquisite) per le minacce social a Mattarella

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-11

Dalle verifiche delle forze dell’ordine sono emersi gravi indizi nei confronti degli indagati

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Questa mattina le forze dell’ordine hanno perquisito le abitazioni delle dieci persone che risultano essere indagate dopo le minacce a Mattarella. L’odio sui social rischia di costare moltissimo a questi utenti che, nel corso delle recenti settimane, hanno riempito le piattaforme con commenti volgari, insulti e messaggi minatori. L’obiettivo era il Capo dello Stato. L’indagine non è partita da una denuncia ma, come accade in questi casi, la Procura ha agito di proprio pugno.

Minacce a Mattarella, le perquisizioni per gli insulti social al Presidente

“Armiamoci e andiamo ad ammazzare quel figlio di Troia”, “ti auguro di morire male”, “non vedo l’ora che ci sia il tuo funerale”, “pezzo di m. ti voglio vedere morto”. Questi sono alcuni dei commenti che hanno portato la Procura di Roma ad aprire un’inchiesta sulle minacce a Mattarella sui social. Ma anche negli ultimi giorni, dopo l’annuncio del suo vaccino, il capo del Quirinale è stato oggetto di pensieri social poco oxfordiani (per usare un eufemismo).

L’indagine è stata aperta d’ufficio: in questi casi, infatti, non occorre una denuncia per aprire una fase di verifica. Per questo motivo, le forze dell’ordine – dopo aver individuato i protagonisti di quei post social – questa mattina hanno perquisito le loro abitazioni.  Come riporta AdnKronos, le indagini, coordinate dalla Procura della capitale e condotte dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, dal Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni e dalla Digos di Roma ha consentito di acquisire rilevanti indizi nei confronti degli indagati. Contro di loro, per il momento, l’ipotesi di reato è di offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato.

I messaggi di solidarietà

Tra i messaggi di solidarietà del mondo della politica, c’è anche quello di Virginia Raggi.

La sindaca di Roma ha espresso vicinanza al Presidente della Repubblica. Lontani i tempi dei Vaffa-Day.

(foto: IPP/spgr)

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