Mimmo Parisi: il capo di ANPAL e i 71mila euro spesi per viaggiare in business class

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-14

Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera racconta del problemuccio della mancata rendicontazione delle sue spese personali: oltre 160mila euro.

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Mimmo Parisi, 54 anni, presidente di Anpal dal febbraio 2019, è il creatore dei Navigator, creature mitologiche che prendono un regolare stipendio (1.700 euro netti) e pure i famosi 600 euro di bonus previsti per la crisi Covid, ma la app che dovrebbero usare per trovare lavoro a chi percepisce il reddito di cittadinanza non c’è, non esiste, sebbene valga 25 milioni di soldi pubblici. Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera racconta del problemuccio della mancata rendicontazione delle sue spese personali: oltre 160mila euro.

Presidente Parisi, lei spende molto.
«Io spendo quello che mi spetta!».

Di Maio predicava misura nelle spese.
«Luigi può dire ciò che vuole. Io mica posso andare al lavoro a piedi…».

L’autista costa 55mila euro l’anno.
«E allora? Il mio predecessore spendeva la stessa cifra. In più, era scortato. Io pure avrei potuto pretendere la scorta, ma ho rinunciato».

Lei viaggia in business class: 71 mila euro, solo nel 2019.
«Mia moglie vive negli Usa, questo Di Maio lo sapeva. Mica posso separarmi. Comunque: per rotte sopra le 5 ore, la legge è chiara, ho diritto alla business class».

In un’audizione alla Camera, lei ha detto che è costretto a viaggiare in business per colpa del mal di schiena.
«Sono stato sciocco. Volevo giustificarmi: invece è un mio diritto viaggiare in business. Punto».

Quanto guadagna?
«Mhmm… circa 160 mila euro l’anno».

mimmo parisi

È vero che ha cercato di alzarsi il compenso a 240mila?
«Certo! Con Di Maio erano questi i patti».

Può essere più preciso?
«Gli dissi: amico mio, io lascio la cattedra di una università prestigiosa, e non posso rimetterci. Me li date 240mila euro? Mi rispose che non c’erano problemi. Invece poi lo stipendio è stato molto più basso. Però okay, dai, non fa niente» — il professore tende a dare del tu, come usano gli anglosassoni.

Professore, senta: e la app? Perché ancora non c’è?
«Bella domanda!».

Perché non c’è?
«E lo chiede a me?».

Lei non è il capo di Anpal?
«Altra bella domanda!».

Non la seguo.
«Certo che sono il capo, ma il direttore generale, Paola Nicastro, se ne infischia».

È lei che la blocca?
«Tutti mi bloccano. Il prototipo della app è pronto. Ma non mi fanno lavorare».

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