Milan-Genoa, il goal di Pandev e l’esultanza in barba al Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-08

Il risultato di Milan-Genoa si è sbloccata dopo pochi minuti grazie al gol del rossoblù. E per festeggiare la realizzazione diversi compagni dell’attaccante genoano sono corsi ad abbracciarlo e baciarlo, in barba alle norme di sicurezza contro il coronavirus.

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Il risultato di Milan-Genoa si è sbloccata dopo pochi minuti grazie al gol del rossoblù Pandev. E per festeggiare la realizzazione diversi compagni dell’attaccante genoano sono corsi ad abbracciarlo e baciarlo, in barba alle norme di sicurezza contro il coronavirus.

Milan-Genoa, il goal di Pandev e l’esultanza in barba al Coronavirus

Intanto non c’è stato alcun assembramento di persone a San Siro in occasione della partita. Attorno allo stadio non ci sono tifosi: per entrare allo stadio la procedura è lunga ma molto precisa. Dei 50 operatori accreditati qualcuno sceglie di non venire ma chi si presenta nella fila indiana rispetta rigorosamente la distanza di almeno un metro. Il Milan fa firmare a tutti un modulo per lo scarico di responsabilità e, secondo le direttive della Lega Serie A, la procedura del termoscanner. Il personale, ridotto all’osso, non indossa mascherine ma all’ingresso consegna un flacone di disinfettante alcolico. Il riscaldamento delle squadre avviene in rigoroso silenzio e il maxi schermo inizia a trasmettere musica ed immagine solo a pochi minuti dal fischio di inizio.

La squadra mobile di Milano ha però arrestato con 5 chili di marijuana uno spacciatore di 37 anni, ultrà della Curva Sud del Milan, colpito da Daspo nel 2012 dopo gli scontri avvenuti nell’area di servizio autostradale “Cantagallo” tra tifosi milanisti e tifosi del Napoli, in occasione della trasferta del Milan a Catania e ancora nel 2015 per gli scontri in occasione di Milan-Genoa. La polizia, coordinata dalla Procura di Monza, lo ha pedinato ritenedendolo uno spacciatore al dettaglio negli ambienti della movida. È stato fermato a Capriano frazione di Briosco (Monza) vicino a un alloggio di cui si serviva anche se non a lui intestato. L’uomo aveva con sé le chiavi. Durante la perquisizione sono stati trovati alcuni telefoni criptati, cinque chili di marijuana in casa e 200 grammi in macchina. Gli agenti hanno infatti scoperto che per trasportarla aveva ricavato uno scomparto sotto il sedile posteriore dell’auto.

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