Milan, ecco i soldi del fondo Elliott

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-22

Yonghong Li non completa l’aumento di capitale e interviene il fondo. Che potrà escutere la società in pegno in Lussemburgo

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Li Yonghong non ha completato l’aumento di capitale del Milan entro il termine fissato oggi, così Elliott, sollecitato dall’ad rossonero Marco Fassone, interverrà in surroga, versando i residui 32 milioni di euro. Li, che ha già un debito di 303 milioni con il fondo, deve restituire i 32 milioni entro il 10 luglio. Altrimenti si avvierà l’iter per l’escussione del pegno da parte di Elliott, davanti al tribunale del Lussemburgo, dove ha sede Rossoneri Sport Investment Lux, società veicolo con cui il cinese ha rilevato il Milan.

Milan, ecco il fondo Elliott

Ieri l’a.d. del Milan Marco Fassone e il direttore esecutivo Han Li sono andati a Londra per cercare un potenziale investitore che affianchi il presidente Li o gli subentri nella guida del club rossonero. In questi giorni sono trapelate un paio di ipotesi, tra cui quella di un interessamento di Thomas Ricketts, amministratore delegato dell’investment bank di Chicago Incapital e patron dei Chicago Cubs (una delle più importanti squadre di baseball americane).

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Infografica da: Calcio & Finanza

Un’altra trattativa per il socio di minoranza, in fase più avanzata, riconduce a Goldman Sachs per conto di un investitore statunitense per ora segreto, che ha già chiuso la due diligence (l’analisi dei conti rossoneri) e sembrerebbe davvero a un passo dalla fumata bianca. Mr.Li, però, non ha ancora preso la decisione definitiva. Elliott non avrebbe intenzione di gestire il club a lungo perché il calcio non e’ la sua mission. In sostanza sistemerebbe i conti e cercherebbe un nuovo management per il ‘diavolo’. Intanto i vertici rossoneri sono alla febbrile ricerca di un socio che entri nel club o lo rilevi.

Intanto il Milan aspetta per oggi o per lunedì anche il verdetto dell’Adjudicatory Chamber che dovrebbe escluderlo dalle competizioni europee per non aver rispettato i parametri del FPF. Il Milan era stato bocciato dalla commissione del Settlement Agreement e, prima ancora, da quella del Voluntary. La materia su cui verte la discussione è l matematica: nel triennio 2014-­2017 il Milan non ha rispettato i paletti imposti dal Fair play finanziario, mentre l’estate scorsa ha sommato al passivo 228 milioni di euro di spese estive.

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