Giorgia Meloni e quell’agnellino di Trump che “chiede di fermare le violenze”

di Maria Teresa Mura

Pubblicato il 2021-01-07

Giorgia Meloni ha avuto il coraggio di pubblicare un post sui suoi social in cui commentava i disordini che hanno portato all’assalto del congresso e all’evacuazione dei senatori e alla morte di Ashli Babbit, una supporter di Trump colpita dalle forze dell’ordine. Secondo Meloni Trump ha chiesto che le “violenze cessino subito”: Seguo con grande …

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Giorgia Meloni ha avuto il coraggio di pubblicare un post sui suoi social in cui commentava i disordini che hanno portato all’assalto del congresso e all’evacuazione dei senatori e alla morte di Ashli Babbit, una supporter di Trump colpita dalle forze dell’ordine. Secondo Meloni Trump ha chiesto che le “violenze cessino subito”:

Seguo con grande attenzione e apprensione quanto sta accadendo negli Stati Uniti, mi auguro che le violenze cessino subito come chiesto dal Presidente Trump. In questi momenti serve grande prudenza e serietà. Mi auguro che la situazione negli USA possa tornare al più presto alla normalità

Peccato che sia stato proprio Trump a richiamare un’orda di matti, i suoi supporter, a Washington:

meloni trump violenze

Peccato che siano due mesi che Trump sostiene e diffonde fake news e teorie cospirazioniste sull’esito del voto più volte bloccate da Twitter. Non ci sono stati brogli, non ci sono state elezioni rubate. Eppure Trump ha sobillato dal giorno delle elezioni i suoi sostenitori. Peccato che il messaggio che per Meloni incitava a tornare a casa diceva anche che l’assalto al Campidoglio è “il genere di cose che succedono quando una sacra vittoria elettorale a valanga viene strappata in modo così sgarbato e maligno da grandi patrioti che sono stati trattati male e ingiustamente per così tanto tempo”. E per questo motivo è stato bannato da Twitter, Facebook e Instagram perché le sue parole potevano innescare ulteriori violenze, altro che fermarle. Peccato che siano proprio i Repubblicani che non ne possono più a pensare di rimuovere Trump tramite il 25esimo emendamento prima del 20 gennaio. Peccato che perfino Pence al ritorno dei senatori in aula abbia chiamato i manifestanti “insurrezionisti” e non “patrioti”. Insomma a difendere Trump è rimasta solo Giorgia Meloni. Se ne sarà accorta?

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