Meloni, pagamenti POS: «La soglia dei 60 euro è indicativa, per me può essere anche più bassa»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-12-04

Giorgia Meloni risponde alle principali domande e critiche sui temi di cui si parla più spesso in un certo momento, in questo caso i pagamenti elettronici

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Oggi la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inaugurato l’appuntamento con la rubrica “Gli appunti di Giorgia” che Meloni vorrebbe tenere ogni settimana sui suoi account social. Giorgia Meloni risponde alle principali domande e critiche sui temi di cui si parla più spesso in un certo momento, in questo caso i pagamenti elettronici. Meloni dice che sarebbe falso sostenere che impedire di pagare con il POS sotto una certa somma favorirebbe l’evasione.

Cosa ha detto Meloni sui pagamenti elettronici?

«Il governo sta valutando la possibilità di non obbligare i commercianti ad accettare pagamenti elettronici per piccoli importi», dice la Presidente del Consiglio. «Fino a 60 euro non vorremmo obbligarli. Vedremo come andrà a finire l’interlocuzione con la Commissione europea. Ma l’obbligo per importi così bassi incide tantissimo sui commercianti» spiega Meloni. Secondo la Presidente del Consiglio però la soglia dei 60 euro potrebbe anche essere abbassata: «La soglia dei 60 euro è indicativa, per me può essere anche più bassa. Su questo c’è ovviamente una interlocuzione con la Commissione europea, perché il tema del pagamento elettronico è uno degli obiettivi del Pnrr, quindi bisogna vedere come andrà a finire l’interlocuzione». Altri temi affrontati sono quelli del tetto al contante e del reddito di cittadinanza. «Il tetto al contante sfavorisce la nostra economia, siamo in un mercato europeo, il tetto ha senso solo se ce lo hanno tutti. In Europa ci sono tanti diversi tetti al contante, e nazioni che non ce l’hanno. La Germania non ha un tetto al contante, l’Austria che confina con l’Italia nemmeno. Chi ha contante da spendere preferisce andare a farlo in altre nazioni» ha detto Meloni.  Per quanto riguarda il RDC, Meloni ha detto di voler «regalare la dignità del lavoro a persone che non meritano di essere mantenute. Non voglio che la gente sia costretta a votarmi, voglio costruire libertà».

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