Il medico di Palermo che chiede il Green Pass ai pazienti del suo studio privato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-28

Pietro Bica è un ortopedico di Palermo e dal 1 settembre chiederà il Green Pass a chiunque voglia prenotare una visita nel suo studio. “Nel privato – spiega – mi sento libero di far entrare chi mi dà garanzia di sicurezza. In ospedale curo tutti”

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Alla sua segretaria ha fornito indicazioni ben precise: a chiunque chiami per prenotare una visita bisogna chiedere se sia vaccinato, se abbia il Green Pass o se abbia recentemente fatto un tampone. Pietro Bica è un ortopedico di Palermo, e ha deciso di visitare nel suo studio privato soltanto pazienti in possesso del certificato verde. “L’attuale situazione epidemiologica – spiega in un post su Facebook – mi ha convinto a non accettare più pazienti non vaccinati a partire dal 1° settembre. Lo devo innanzitutto ai vaccinati per garantire loro la massima sicurezza, alla mia famiglia, agli amici che frequento (solo se vaccinati) e a me stesso”.

Il motivo di questa decisione è più di carattere utilitario che sanitario: “Non è certamente paura della malattia (tra vaccinati è diventata una normale influenza), ma non posso permettermi uno stop lavorativo a causa della prevista quarantena in caso di contagio, cosa che ovviamente sta a cuore anche a chi viene a farsi visitare presso il mio studio. Spero che altri colleghi si comportino allo stesso modo”.

A chi gli fa notare che questo atteggiamento potrebbe infrangere il Giuramento di Ippocrate ha risposto tramite Repubblica: “Io lavoro anche in ospedale e ovviamente se arriva un paziente in ospedale presterò la mia opera che sia vaccinato o meno”. Bica ha però fatto notare come chiunque arrivi al pronto soccorso debba comunque passare attraverso misure di sicurezza molto rigide e debba fare un tampone prima di accedere alla struttura. “Nel mio studio la cosa è diversa – spiega – e mi sento libero di far entrare chi mi dà garanzia di sicurezza. E non credo affatto che chiedere il Green Pass sia un atteggiamento discriminatorio. Chi non è d’accordo scelga pure un altro medico”.

Il tutto mentre la sua regione, la Sicilia, da lunedì tornerà in zona gialla per via dei troppi contagi e dei pochi posti rimasti liberi negli ospedali.

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