La proposta di legge di Gasparri per cancellare il diritto all’aborto

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-10-18

Il ddl di Maurizio Gasparri assegna all’embrione giuridica. Il che, è chiaro, rappresenta la negazione totale del diritto all’aborto

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Quali siano le intenzioni della coalizione di Centrodestra in merito al diritto all’aborto era già abbastanza chiaro dopo che il Consiglio regionale del Piemonte aveva approvato lo scorso 11 ottobre il provvedimento “Vita Nascente”, attraverso il quale erano stati stanziati ben 460mila euro alle cosiddette associazioni pro vita, le cui posizioni sull’interruzione di gravidanza sono di certo ben note. E, oggi, a far discutere è la proposta di legge decisamente “pro vita” depositata il 13 ottobre scorso dal senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. Il titolo già di per sé è piuttosto eloquente: “Modifica dell’articolo 1 del codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica del concepito”.

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In realtà, è la terza volta che Gasparri presenta questo testo: lo ha già fatto nella XVI e nella XVII legislatura. E, ovviamente, non ha mancato di farlo anche in questa. Il ddl, in breve, assegna all’embrione appena concepito capacità giuridica. Il che, è chiaro, rappresenta la negazione totale del diritto all’aborto, un estremo tentativo, insomma, di privare le donne della libertà di scegliere. “Ogni essere umano ha la capacità giuridica fin dal momento del concepimento – recita il testo presentato da Gasparri – I diritti patrimoniali che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita ”. Ad oggi, invece, il codice civile riconosce la capacità giuridica solo dal momento della nascita. E dunque i diritti che la legge riconosce a favore del concepito “sono subordinati all’evento della nascita”.

Il senatore di Forza Italia spiega così il ddl: “Lo presento tutte le legislature, è un impegno che avevo preso con Carlo Casini del movimento per la vita che fu a lungo deputato Dc ed è scomparso alcuni anni fa. Mi farebbe piacere una discussione serena su questi temi. Che avesse almeno come obiettivo la applicazione delle intera legge 194, che non va abolita, ma che andrebbe rispettata in tutte le sue norme. Almeno questo sarebbe importante. Parlare della vita. Sarà lecito? Diciamo che la presento sempre sperando che prima o poi si possa discutere con serenità di tutti questi temi. Nessuna imposizione, ma nessuna fuga davanti a questioni di cui comprendo la rilevanza, la delicatezza e la complessità”.

Non si è fatta attendere la reazione del Pd, affidata a un tweet della dem Simona Malpezzi: “In Senato FI ripresenta il ddl per modificare l’art 1 del CC in materia di riconoscimento della capacità giuridica del nascituro. Questa è la destra che ha a cuore la libertà delle donne, la destra che dice che non tocchera la 194. Inaudito”.

 

 

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