Matteo Salvini e l’indagine sulla Diciotti

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-08-23

Il ministro dell’Interno invita la magistratura ad indagarlo e processarlo. Il procuratore di Agrigento potrebbe accontentarlo a breve. La strategia politica del Capitano: rompere con tutti o fare la figura dell’eroe

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«Sono qua, non sono ignoto, indagatemi e processatemi»: ieri Matteo Salvini su Facebook ha lanciato il suo guanto di sfida politica al suo governo, alle istituzioni e soprattutto alla magistratura di Agrigento che ieri ha visto il procuratore capo Luigi Patronaggio salire sulla nave Diciotti per un’ispezione dopo aver aperto un fascicolo in cui le ipotesi di reato sono sequestro di persona e arresto illegale.

Matteo Salvini e l’indagine sulla Diciotti

Sul tavolo c’è anche una seconda inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aperta sempre ad Agrigento, ma che per competenza potrebbe venire accorpato all’indagine già avviata dalla procura di Palermo in cui si ipotizza l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di esseri umani. Tredici naufraghi in precarie condizioni di salute fatti sbarcare a Lampedusa e Porto Empedocle e ricoverati hanno infatti raccontato una storia curiosa: sono stati avvicinati a Ferragosto da un’imbarcazione e due gommoni che hanno detto di essere maltesi e di volerli scortare fino a Lampedusa. Lì, quando il barcone ha cominciato ad affondare, sarebbero stati abbandonati dalla “scorta” che ha invertito la rotta e non ha risposto a successivi SOS, costringendo la Diciotti a intervenire.

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Ma “sono provati da un lungo viaggio e da una estenuante permanenza, all’interno di una nave che non è certo da crociera”, ha detto il procuratore Padronaggio riferendosi ai naufraghi del barcone caricati sulla Diciotti. Spiega oggi Il Fatto Quotidiano che  il procuratore non ha delegato le indagini e si potrebbe configurare il paradosso di vedere come primi indagati i salvatori. La questione centrale sarà infatti capire se la mancata indicazione del punto di sbarco da parte del Viminale fosse un ordine illegittimo. In questo caso la linea di comando della Guardia costiera avrebbe dovuto disobbedire e sbarcare i migranti.

L’ordine illegittimo del Viminale sulla Diciotti

Il ministero dell’Interno, da parte sua, ha fatto leva sulla procedura operativa del 2015 sulla gestione degli arrivi dei migranti per non fornire il via libera all’approdo. Protocollo definito “sperimentale”mai formalizzato con un atto legislativo. Su ordine di Salvini la Diciotti è oggi in una specie di quarantena, i medici sono stati fatti salire solo ieri pomeriggio e l’ingresso è stato vietato ai parlamentari Davide Faraone (Partito Democratico) e Riccardo Magi (+Europa). A bordo sembrano esserci soprattutto eritrei, che potrebbero avere diritto al permesso di soggiorno, mentre Padronaggio ha detto che alcuni di loro hanno la scabbia.

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«La situazione a bordo è critica. Ci sono diversi casi di scabbia – ha detto Patronaggio scendendo dalla motovedetta – E comunque, in base alle convenzioni internazionali e alla legge italiana, i 29 minori non accompagnati hanno il diritto di sbarcare». Infatti ieri sera vengono fatti scendere 29 minorenni, anche dopo gli interventi dei garanti. Ma solo quelli.

La strategia di Salvini e le dimissioni minacciate

È evidente che Salvini stia seguendo una strategia ben precisa, visto che alcuni retroscena riportano anche di sue minacce di dimissioni dalla carica di ministro dell’Interno. Come nella migliore tradizione del Carroccio, il leghista sta mettendo l’alleato M5S di fronte a un dilemma: se i grillini ascoltano Conte e Mattarella vanno alla rottura con Salvini su un tema lucroso dal punto di vista elettorale, facendo la figura dei “buonisti”. Se invece fanno quello che dice Salvini, sarà suo il merito di averli portati sulla “retta via”. Per questo Salvini può permettersi di minacciare dimissioni e tenere così in scacco l’intero governo.

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Dall’altra parte, racconta ancora il Fatto, Luigi Di Maio ha parlato con Conte, spiegandogli che bisognava seguire la rotta dell’alleato. Così si spiega la nota del premier: necessaria, per dare l’immagine di un governo coeso. E a questo servono anche le dichiarazioni belliche del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, dimaiano doc: “Se l’Italia continua ad essere abbandonata sul fronte migranti prenderemo controdeduzioni nelle sedi europee su altri importanti dossier”. Ma la strategia di Salvini infatti funziona nella misura in cui riesce a passare da vittima mentre fa il carnefice. Se per caso qualcuno se ne accorge o le sue azioni dovessero portare a conseguenze irreparabili, per lui finirebbe molto male. Ma finché il M5S lo copre fingendo di dissentire grazie alle foglie di Fico può stare tranquillo e continuare a giocare con la vita delle persone.

Leggi sull’argomento: I 200mila euro che Salvini ha speso per portare i naufraghi della Aquarius in Spagna

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