La condanna di Mattarella alla guerra in Ucraina: “La Russia ci riporta alle pagine più buie dell’imperialismo”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-22

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un discorso al Quirinale in vista del 25 Aprile condanna l’aggressione della Russia in Ucraina

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“L’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha giustificazione alcuna. La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell’imperialismo e del colonialismo. L’incendio appiccato alle regole della comunità internazionale appare devastante; e destinato a propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermarlo subito, scongiurando il pericolo del moltiplicarsi, dalla stessa parte, di avventure belliche di cui sarebbe difficile contenere i confini”: sono le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi ha incontrato al Quirinale una rappresentanza delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, nella ricorrenza del 77/mo anniversario della Liberazione.

La condanna di Mattarella alla guerra in Ucraina: “La Russia ci riporta alle pagine più buie dell’imperialismo”

“Il 25 aprile -ha ricordato il Capo dello Stato- rappresenta la data fondativa della nostra democrazia, oltre che di ricomposizione dell’unità nazionale. Una data in cui il popolo e le Forze Alleate liberarono la nostra Patria dal giogo imposto dal nazifascismo. Un popolo in armi per affermare il proprio diritto alla pace dopo la guerra voluta dal regime fascista. A pagare furono, come non mai, le popolazioni civili, contro le quali, in un tragico e impressionante numero di episodi sanguinosi, si scagliò la brutalità delle rappresaglie. Fu, quella, una crudele violenza contro l’umanità, con crimini incancellabili dal registro della storia, culminati nella Shoah”.

Poi Mattarella ha aggiunto: “Un’esperienza terribile; che sembra dimenticata, in queste settimane, da chi manifesta disinteresse per le sorti e la libertà delle persone, accantonando valori comuni su cui si era faticosamente costruita, negli ultimi decenni, la convivenza pacifica tra i popoli”. Inoltre il presidente della Repubblica ha espresso apprezzamento per l’impegno quotidiano delle Associazioni combattentistiche. Impegno, ha spiegato “che contribuisce, in maniera decisiva a non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà. Si tiene così viva la memoria di uno dei periodi più drammatici della nostra storia, e si trasmettono i valori della Resistenza che consentirono la liberazione del Paese dall’oppressione nazifascista”.

“Lunedì prossimo – il 25 aprile – dopo l’omaggio ai caduti all’Altare della Patria, mi recherò – ha spiegato Mattarella – ad Acerra che fu profondamente segnata dai combattimenti e dalle rappresaglie delle truppe naziste. Da Acerra, idealmente, abbracceremo tutti gli altri luoghi che videro l’eroismo, la sofferenza e, troppo spesso, la morte di quanti si sacrificarono per consegnarci un Paese libero e democratico. Nelle carceri e nei lager, a Cefalonia come a Montelungo. Ricordiamo la rivolta in armi contro l’oppressore. Rivolta che fu anzitutto morale e poi difesa strenua del nostro popolo dalla violenza che veniva scatenata contro di esso”.

(Foto di copertina: Quirinale su Twitter)

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