Sinistra Italiana risponde picche a Massimo Zedda

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-07-14

Ieri il sindaco di Cagliari ha accompagnato alla porta Fassina, D’Attorre e Fratojanni. Oggi quest’ultimo gli risponde

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Ieri abbiamo parlato dell’appello polemico di Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, e di 300 militanti ai vertici di Sinistra Italiana: Nicola Fratojanni, Stefano Fassina e Alfredo D’Attorre dovrebbero fare autocritica e dimettersi dopo il fallimento alle amministrative, mitigato soltanto da alcune vittorie come appunto quella di Zedda in Sardegna. Oggi Fratojanni risponde dalle colonne di Repubblica all’invito all’autorottamazione del sindaco di Cagliari: dice che le sue dimissioni sono a disposizione del congresso e della direzione e non nega il fallimento alle urne. Ma sostiene che la linea politica disegnata da Zedda, che presuppone un ritorno nel centrosinistra (lui a Cagliari governa con il Partito Democratico), è sbagliata:

Cosa rimuovono?
«Non fanno un cenno al Jobs act, alla riforma costituzionale, alla Buona scuola, allo Sblocca Italia. Sono quelle le politiche contro le quali abbiamo costruito una pro
spettiva di sinistra e alternativa al Pd e al governo Renzi. Per far cosa ora? Per tornare indietro? Sono io che vorrei fare una domanda a Zedda».
La faccia.
«Cosa voterà al referendum di ottobre? È convinto anche lui come noi che la riforma vada cancellata, che questo governo vada sconfitto, come pensa di condurre questa campagna referendaria? Perché quello snodo è decisivo. Lui che ne pensa?»
Sostengono che col Pd bisogna tornare a dialogare.
«Perfino Renzi ha qualche dubbio adesso sul suo operato, singolare che non lo abbiano i compagni sardi, il quadro è in movimetno, la rabbia sociale monta, c’è una crisi democratica che non si risolve con un generico appello».

massimo zedda
Massimo Zedda, sindaco di Cagliari

Quella rabbia sociale che voi non intercettate più e che alimenta invece il M5S?
«È un problema, certo. Ma se immaginano che la risposta sia un’alleanza coi “sistemici contro gli antisistemici”, per citare Franceschini, sbagliano di grosso».
E come si risponde?
«Col No al referendum e mandando a casa il governo».
Non temete l’ennesima scissione a sinistra?
«A me piacerebbe confrontarmi e stare uniti. Ma occorre anche chiarezza sulla prospettiva».

stefano fassina alfredo d'attorre
Stefano Fassina e Alfredo D’Attorre

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