Dove resta l’obbligo di mascherina dopo il 14 luglio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-13

Nei colloqui di queste ore con i governatori il ministro Boccia ha chiesto di non discostarsi dalla linea di prudenza che si basa sui tre «pilastri» ormai divenuti un’abitudine per i cittadini: mascherina, un metro di spazio tra le persone, igiene frequente delle mani

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Il DPCM che entrerà in vigore domani 14 luglio con le nuove misure contro COVID-19 prevede l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi, ma anche dove non è possibile garantire il distanziamento, almeno fino al 31 luglio. Il Corriere della Sera spiega oggi che la scelta è quella di stringere su quelle misure che secondo gli scienziati hanno consentito soprattutto nelle ultime settimane di contenere la diffusione del Covid-19. Ecco perché nei colloqui di queste ore con i governatori il titolare degli Affari regionali Francesco Boccia ha chiesto di non discostarsi dalla linea di prudenza che si basa sui tre «pilastri» ormai divenuti un’abitudine per i cittadini: mascherina, un metro di spazio tra le persone, igiene frequente delle mani.

Nel nuovo provvedimento sarà ribadito che per entrare negli uffici pubblici, nei negozi e nei centri commerciali deve essere indossata correttamente. L’obbligo continuerà a valere anche al ristorante quando ci si alza per andare alla cassa oppure al bagno, quando si entra nelle palestre prima di cominciare l’allenamento, dal parrucchiere o nei centri estetici, negli ambulatori pubblici o privati, nelle strutture sanitarie. Rimane l’imposizione pure per musei, cinema, teatri. E ancora su treni, autobus, metropolitane.

Gli addetti alle vendite nei negozi, i ristoratori e i camerieri non potranno togliere mai la mascherina. In caso di ricevimenti sarà obbligatoria per chi gestisce il catering mentre gli ospiti potranno toglierla, ma solo se staranno a distanza di sicurezza dagli altri. Il personale degli uffici pubblici non potrà toglierla, così come quello sanitario.

dpcm 14 luglio coronavirus
Il nuovo DPCM sul Coronavirus atteso entro il 14 luglio (Corriere della Sera, 12 luglio 2020)

Intanto tutte le Regioni hanno eliminato l’imposizione quando si sta all’aperto, tranne la Lombardia che potrebbe comunque farla cadere domani. Questo non vuol dire però che quando si è  all’esterno si potrà stare senza. Rimane infatti l’obbligo di tenere la mascherina quando non si può garantire lo spazio di un metro tra le persone. Rimane in piedi la questione di fiere, sagre e discoteche:

Oggi il comitato tecnico scientifico dovrà fornire il proprio parere, ma appare scontato che almeno per altre due settimane rimarrà in vigore il divieto a meno che non siano le Regioni ad autorizzare la riapertura. La scelta di delegare ai governatori la decisione nasce proprio dall’impossibilità di muoversi seguendo l’andamento della curva epidemiologica che non è uguale in tutta Italia.

Sulle spiagge, di fronte ai locali pubblici, nei luoghi della movida, saranno intensificati i controlli per controllare che le persone rispettino le misure di protezione. La stessa cosa succederà nei locali pubblici come i bar: chi non è in regola rischia la multa, in caso di recidiva c’è il ritiro della licenza.

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