Maria Carmela Lanzetta: il granché che non ci siamo persi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-11-02

Una ministra modesta a colloquio con il Corriere, finalmente

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Viva la modestia. Almeno Maria Carmela Lanzetta, ministra degli Affari Regionali etichettato come “invisibile” dal Corriere della Sera sembra esserlo quando risponde «non vi siete persi granché…» a Fabrizio Roncone che gli chiede cosa i giornalisti e il pubblico si sono persi della sua attività di ministro. Calabrese, 59 anni, la Lanzetta è stata sindaco di Monasterace (Reggio Calabria) dal 2006 al 2013, impegnandosi nella lotta alla ‘ndrangheta.

Va bene, la colpa è nostra: posso chiederle cosa ci siamo persi della sua attività?
«Oh, beh… non credo vi siate persi granché. Sa, il lavoro del mio ministero è soprattutto un lavoro di raccordo… e un certo tipo di attività è piuttosto buia, nascosta. Se risultati ci sono, si vedono dopo molto tempo».
Può farci un esempio di questo «lavoro di raccordo»?
«Ah, sì, certo: l’azione del mio ministero è tutta concentrata sulla realizzazione della cosiddetta legge Delrio… per capirci: riordino territoriale,unione e fusione dei Comuni…ecco, noi stiamo seguendo questo processo».

Di Renzi e delle colleghe cosa pensa la Lanzetta?

«Oooh… Parla, parla tantissimo… è un vulcano di idee… comunque, quando poi qualcuno di noi ministri vuol dire qualcosa, uno alza la mano e lui ci fa parlare…».
Vi fa parlare liberamente?
«Certo. Non ci ha mai tolto la parola, mai. Finora, giuro, non è mai successo».
A Palazzo Chigi, in Consiglio, lei accanto a chi siede?
«Ho la Madia a sinistra e la Boschi a destra. Due ragazze deliziose, mi creda».

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