Opinioni
Marco Travaglio e l'«insulto sessista» a Maria Elena Boschi
Alessandro D'Amato 13/07/2015
“Trovo il direttore Travaglio un buon giornalista, lo leggo spesso ed altrettanto spesso ci azzecca. Ho poco a che fare, se non nulla, con il partito di maggioranza e quello che propone e fa il Ministro ‘Boschi’ mi trova sempre all’opposizione. Ma quanto leggo, se vero, scritto da Travaglio lo trovo insulso, sessista e poco […]
“Trovo il direttore Travaglio un buon giornalista, lo leggo spesso ed altrettanto spesso ci azzecca. Ho poco a che fare, se non nulla, con il partito di maggioranza e quello che propone e fa il Ministro ‘Boschi’ mi trova sempre all’opposizione. Ma quanto leggo, se vero, scritto da Travaglio lo trovo insulso, sessista e poco corretto. Se ha le prove di quanto afferma ed allude le faccia uscire. Perche’ se vuole essere una battuta non fa ridere e fatta da un direttore e’ ancora peggio. Se mai il Ministro avra’ un figlio spero che questi non leggera’ mai negli annali su internet, questa frase. Resta quindi un insulto gratuito non a Maria Elena Boschi, ma a tutte le donne che lavorano e che fanno politica, belle o meno belle che siamo. Le donne sono tutte belle, tra l’altro, per natura. Una battuta simile avrebbe fatto vergognare il maestro Montanelli. Ma si sa, la pasta era un’altra allora”. Lo scrive su facebook Walter Rizzetto, deputato di Alternativa libera.
Anche Mara, deputata di Al, interviene via twitter: “Vergognoso Marco Travaglio sulla @meb. Vediamo come spiegherà ai suoi di figli certe insinuazioni sessiste e volgarotte”. Il riferimento dei due parlamentari di Alternativa libera è alla rubrica (‘Ma mi faccia il piacere’, che oggi Travaglio firma sul ‘Fatto quotidiano’. In una delle pillole si legge: “Libro e Boschetto. ‘Quella della piena parità di diritti tra uomo e donna e’ un orizzonte verso cui camminiamo. Spero un giorno di avere un figlio maschio per insegnargli a rispettare le donne’ (Maria Elena Boschi, Pd, ministro delle riforme istituzionali). Decisamente più difficile sarà spiegare al pupo come fu che mamma divenne ministro”. In effetti, però, nell’affermazione di Travaglio non c’è un accenno “sessista” (e nemmeno sessuale): anzi, a ben guardare, negli ultimi dieci anni anche su tanti ministri maschi si potrebbe fare la stessa identica domanda. E di tanti deputati.