Marco Scarcella: il ragazzo morto dopo un tuffo in piscina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-20

Assieme alla fidanzata, Scarcella è entrato abusivamente nella piscina olimpionica, chiusa a partire dalle 19. A dare l’allarme alle 3.20, chiamando il 112, è stata la ragazza

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Nella notte tra giovedì e venerdì un 28enne di Rozzano (nelMilanese), Marco Scarcella, è stato trovato morto in una piscina comunale nella periferia Sud di Milano. Assieme alla fidanzata, Scarcella è entrato abusivamente nella piscina olimpionica, chiusa a partire dalle 19. A dare l’allarme alle 3.20, chiamando il 112, è stata la ragazza. Interrogata dalla Squadra mobile, ha raccontato che il giovane si è tuffato e forse ha sbattuto la testa sul fondale perdendo i sensi senza più riuscire a riprendersi. Racconta oggi il Corriere:

Il giovane abitava a Rozzano, poco lontano, con la famiglia. Ultimo di tre fratelli, gestiva con il papà una agenzia di scommesse. Giovedì aveva detto agli amici che sarebbe uscito con la fidanzata. «Una serata tranquilla», così aveva prospettato a un conoscente. E infatti i due ragazzi hanno trascorso la prima parte dell’uscita in un locale sui Navigli. Poi la notte insieme era andata avanti fino a quell’idea di spingersi in via Sant’Abbondio per un bagno proibito. Proprio le immagini della piscina compaiono nell’ultima «storia» realizzata su Instagram.

L’impianto, gestito dalla società comunale Milanosport, aveva chiuso alle 19 come ogni sera. Ma non è infrequente che di notte qualche compagnia di ragazzi improvvis ituffi«illegali» nella piscina olimpionica da 50 metri. La zona è piuttosto isolata: un campo da calcio, una palazzina occupata dai centri sociali. Solo dal lato Est ci sono palazzine che affacciano sulla piscina. Nessuno però ha sentito nulla.

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Secondo i primi esami medico-legali il ragazzo sarebbe morto per annegamento. Anche se sono state trovate lesioni, in particolare nella zona della testa, che però sarebbero compatibili con la dinamica raccontata dalla 22enne. La giovane, in lacrime, ha spiegato ai poliziotti che Marco si sarebbe tuffato in acqua e nell’impatto — contro il fondo che in quel punto è a poco più di un metro o contro il bordo — avrebbe perso i sensi senza mai riprendersi.

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