Marco Arezio: l’uomo che ha sparato alla bimba rom aveva modificato il fucile

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-27

Lo ha ammesso lui stesso davanti agli investigatori che indagano sul caso

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Marco Arezio, 59 anni, l’uomo che ha sparato «accidentalmente», sostiene lui, a una bambina rom di 13 mesi dal terrazzino del suo appartamento in via Mario Lizzani a Torre Spaccata, aveva modificato il fucile ad aria compressa che ha utilizzato. Lo ha ammesso lui stesso davanti agli investigatori che indagano sul caso. Racconta oggi Repubblica Roma:

Il 59enne, ex dipendente del Senato, indagato per lesioni gravi, ha spiegato agli inquirenti di aver agito su una vite nella meccanica dell’arma che regola la compressione della molla. Una modifica artigianale che conferirebbe più potenza al fucile e quindi al piombino. Una manipolazione fatta dallo stesso Arezio che, per gli inquirenti, vuol dire molto.

Si tratta, evidentemente, di una persona con una certa dimestichezza nel maneggiare un fucile ad aria compressa. Inoltre, quando il colpo è partito, Arezio si è giustificato dicendo che stava facendo manutenzione. In pratica, il 59enne, stava ripulendo un fucile modificato, con il colpo pronto, in terrazza e con la canna rivolta verso il basso in un parco pubblico frequentato da adulti e bambini.

L’arma, hanno scoperto i carabinieri, è stata comprata almeno un anno fa. Di certo, il suo fucile, originale, con una potenza di 7,5 joule ha una modesta capacità offensiva. E infatti la si può detenere senza il porto d’armi, è sufficiente la maggiore età.

«La potenza (7,5 joule) consente in media di poter tirare con precisione fino ad un massimo di 25 metri», spiegano gli esperti. E non è certo questa la distanza che c’è tra il suo terrazzino, al settimo piano, e il punto in cui è stata colpita la piccola Rom. Ma ci sarebbe almeno un centinaio metri, un dato però su cui deve ancora pronunciarsi il consulente nominato dalla pm Roberta Capponi.

Altro elemento importante è il mirino piazzato sopra il fucile. O forse sarebbe meglio parlare di un’ottica, un piccolo cannocchiale sistemato sopra l’arma che permette di puntare con maggiore precisione un bersaglio.

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