Fact checking
Marcello Minenna molla Virginia Raggi
neXtQuotidiano 01/09/2016
L’assessore al bilancio ha rassegnato ieri le dimissioni insieme al capo di gabinetto Raineri, che secondo la Raggi era stata invece dimissionata. Cose che capitano nel M5S Roma
L’assessore al bilancio Marcello Minenna si è dimesso insieme a Daniela Raineri. Il capo di gabinetto di Roma Capitale e Minenna hanno rassegnato ieri le proprie dimissioni, secondo quanto apprende l’ANSA dallo stesso Minenna. Poche ore fa la sindaca Virginia Raggi aveva detto invece che la Raineri era stata revocata, vantandosi della sua trasparenza ma non del fatto di non aver rispettato l’articolo 110 del TUEL.
L’assessore al Bilancio aveva ventilato da giorni questa possibilità, di fronte ai dubbi della sindaca sulla nomina della Raineri. Minenna aveva più volte dichiarato di aver scelto di rimanere a lavorare con la Giunta pentastellata dopo la fine della fase commissariale in virtù della delega piena su dicastero e nomine riconosciutagli da Raggi. L’addio della Raineri, deciso ieri anche a causa degli esposti in Corte dei Conti presentati dal Codacons e da Fratelli d’Italia. La decisione sulla Raineri ha provocato l’effetto domino con le dimissioni di Minenna, considerato uno dei più brillanti nel suo ruolo e la punta di diamante della Giunta Raggi. Raineri e Minenna, assessore al bilancio con delega alle partecipate, sono sempre stati legati da reciproca stima: Raineri e Raggi, però, negli ultimi giorni sembravano non più in sintonia tanto che in Campidoglio si diceva che fosse rimasto il solo Alessandro Di Battista a difendere l’ex magistrato della Corte dei Conti.
Il post della Raggi alle 4 del mattino
Adesso si capisce perché Virginia Raggi ha pubblicato il post che annunciava la revoca della Raineri alle 4 del mattino: ieri sera, quando la Raggi è tornata a proporre il problema degli esposti contro la Raineri e la necessità di una revoca del capo di gabinetto, Minenna e Raineri per tutta risposta si sono dimessi. A quel punto la Raggi, per metterci una pezza, ha annunciato la revoca della Raineri, forse pensando di poter ricucire in mattinata con Minenna. Il quale però evidentemente appena è venuto a sapere del post di Raggi ha deciso di dare la notizia delle sue dimissioni. Il patatrac è fatto, la frittata è servita. La giunta Raggi perde due pezzi fondamentali dopo appena due mesi di lavoro. Intanto un vero e proprio psicodramma si sta consumando sulla pagina Facebook dell’ex assessore Minenna: tanti utenti chiedono il perché delle dimissioni e sembrano addolorati per la decisione. Anche se c’è pure qualcuno che lo accusa di avidità:
Minenna aveva più volte dichiarato di aver scelto di rimanere a lavorare con la giunta pentastellata dopo la fine della fase commissariale in virtù della delega piena su dicastero e nomine riconosciutagli da Raggi. Proprio di oggi si registra l’intervento del premier Matteo Renzi che, ospite di Rtl 102.5, ha affermato che a ottobre il sindaco “dovrà firmare la lettera” per candidare Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2024 aggiungendo subito che, “se non la firma è un errore, perché ho l’impressione che noi siamo in testa in questo momento. Dire di no sarebbe un atto veramente molto triste per me”. “La Raggi ha vinto, a lei la responsabilità di decidere: rispettiamo il volere dei cittadini, e quindi tocca totalmente ai Cinque stelle e alla sindaca Raggi. Se deciderà di sì bene, se deciderà di no vorrà dire – ha detto perentorio Renzi – che nel 2028 candideremo un’altra città, ma non farò mai nessun atto lesivo dell’autonomia di Roma o di altre città”. Minenna non era un semplice assessore ma era l’uomo chiave della squadra di governo avendo deleghe pesanti: oltre al bilancio infatti si doveva occupare di patrimonio e partecipate. Il super assessore doveva mettere mano dunque al riordino delle aziende capitoline, alla spending review con tagli agli sprechi e doveva riorganizzare il patrimonio capitolino già al centro di scandali come quello di Affittopoli. Ed inoltre aveva in mano la questione del bilancio con l’ipoteca pesante del debito e la sua gestione commissariale. Con il suo addio, l’esecutivo a Cinque Stelle della Capitale perde un pezzo da novanta: Minenna, arrivato dalla Consob, aveva avuto una precedente esperienza pure con l’ex commissario Francesco Paolo Tronca. Per la nomina di Minenna si spese Luigi Di Maio.