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Marcellino Iachi Bonvin: il giallo dei colpi nel caso di legittima difesa
neXtQuotidiano 08/06/2019
Tra i vicini c’è chi dice di aver sentito almeno quattro spari. Ma nella sua pistola, sequestrata, ci sarebbero sette cartucce, tutte e sette esplose
Nella notte tra giovedì e venerdì a Pavone Canavese (nel Torinese, poco lontano da Ivrea), un tabaccaio di 67 anni, Marcellino Iachi Bonvin, sposato, ha sparato con una calibro .357, uccidendo il ladro (un moldavo di 24 anni) che stava per entrare nel suo locale con due complici. L’inchiesta sull’accaduto è coordinata dal procuratore di Torino Giuseppe Ferrando e dal pm Giuseppe Drammis.
Marcellino Iachi Bonvin: il giallo dei colpi nel caso di legittima difesa
Il tabaccaio è indagato per «eccesso colposo di legittima difesa». Si tratta del primo caso in cui potrebbe configurarsi la legittima difesa da quando è entrata in vigore la nuova legge in materia. La Stampa spiega oggi che c’è un giallo su quanti colpi ha sparato Bonvin: agli inquirenti lui ha detto due. Tra i vicini c’è chi dice di aver sentito almeno quattro spari. Ma nella sua pistola, sequestrata, ci sarebbero sette cartucce, tutte e sette esplose. Di sicuro, racconta chi vive lì da anni, quell’uomo aveva già sparato. Quelli che diventeranno particolari decisivi per conoscere una dinamica che ancora non è chiara, però, per i commercianti del paese sono solo dettagli.
Lui davanti al magistrato si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma sarà comunque risentito nei prossimi giorni. La vittima è un ventiquattrenne originario della Moldavia, incensurato. Gli altri due complici sono riusciti a scappare. La banda è entrata in azione intorno alle tre di mattina. Racconta il Messaggero:
Alla polizia ha raccontato di essere stato svegliato dall’allarme. Non era la prima volta che finiva vittima di ladri o rapinatori. In fretta e furia è sceso con in mano la pistola. Ha visto tre soggetti, tutti incappucciati, mentre con un palanchino cercavano di forzare la porta della tabaccheria. Nel tentativo di fermarli, ne sarebbe nata una colluttazione.
Sarebbero partiti sette colpi: uno è stato fatale al ragazzo moldavo che è rimasto lì a terra, sulla soglia del negozio, in una pozza di sangue. La banda aveva già caricato su un furgoncino una macchinetta cambiasoldi con oltre mille euro. I due complici sono riusciti a fuggire con il bottino. Non era la prima volta che la tabaccheria veniva presa di mira: tra il 2004 e il 2014 Iachi Bonvin aveva già subito sette colpi, tra furti e rapine.
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