La manovra correttiva secondo Bagnai: tenetevi forte!

di Elio Truzzolillo

Pubblicato il 2019-03-02

Il senatore Alberto Bagnai, presidente della Commissione Finanze del Senato, è stato ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo. Vediamo alcuni passaggi salienti della sua partecipazione. 1. Ad un certo punto il vate dei no euro italiani, comincia a parlare di sé in terza persona, sottolineando che lo faceva anche Giulio Cesare (Estiqazzi).   …

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Il senatore Alberto Bagnai, presidente della Commissione Finanze del Senato, è stato ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo. Vediamo alcuni passaggi salienti della sua partecipazione.

1. Ad un certo punto il vate dei no euro italiani, comincia a parlare di sé in terza persona, sottolineando che lo faceva anche Giulio Cesare (Estiqazzi).

alberto bagnai manovra correttiva otto e mezzo giulio cesare

 

Poi, dispensandoci la sua saggezza, ci rende noto che gli indici della produzione industriale dell’Eurozona sono in calo già da agosto e che questo ha determinato una riduzione del PIL. Domandina: ma se i geni come Bagnai avevano già previsto la recessione, perché fino a dicembre il governo scommetteva ancora su una crescita dell’1,5%? (Poi corretta all’1%). Altra domandina: chi era che spacciandosi per Bagnai (perché a questo punto dubitiamo fosse lui) il 10 ottobre 2018 sosteneva che le stime di crescita di Tria fossero addirittura prudenziali? Agosto non dovrebbe venire prima di ottobre?

2. Poco dopo la Gruber chiede se sarà necessaria una manovra correttiva. Fermiamoci un attimo. “Manovra correttiva” è un termine giornalistico con cui solitamente si indica un provvedimento di legge che pone rimedio a squilibri nei conti rispetto a quanto era stato previsto nella Legge di Bilancio. In parole semplici si cerca di recuperare dei soldini aggiuntivi con tasse, balzelli e/o riduzione di trasferimenti e agevolazioni fiscali. Ok, adesso ricominciamo. Che cosa risponde il sommo? Bagnai inizia la risposta con piglio deciso e invidiabile chiarezza:

“Se per manovra correttiva intendiamo che, siccome siamo in crisi, alziamo le tasse questa cosa non ha funzionato, l’ha già fatta Monti e il ministro Tria la sa benissimo”.

Poi continua, e qui il discorso si fa un po’ più criptico:

“Se per manovra correttiva intendiamo che nel resto del mondo la situazione si degrada e quindi c’è bisogno di sostenere l’economia italiana noi la sosterremo”.

Mmmmm ok, ci avete capito qualcosa? Se non vi è chiaro non preoccupatevi. Anche la Gruber non ci ha capito molto, infatti, dopo aver chiesto scherzosamente una traduzione della risposta ai presenti, propone nuovamente la domanda. E qui arriva il bello;

“No, no, guardi la manovra correttiva non è quando bisogna trovare altri soldi. La manovra correttiva è quando si corregge una politica economica. Lei dà per scontato che la si corregga in senso restrittivo, cioè che si debbano mettere le mani nelle tasche degli italiani, ma non è assolutamente così, si può anche fare una manovra (correttiva ndr) in deficit”.

Dunque ricapitoliamo, le previsioni sui saldi di bilancio stanno andando a puttan… ehm, diciamo maluccio, il nostro debito preoccupa mezzo mondo, Bagnai nega che si aumenteranno le tasse o si limiteranno le spese, però, se proprio il deficit minacciasse di andare fuori controllo, promette una manovra correttiva espansiva per aumentare ulteriormente il deficit

3. Chiudiamo con la perla finale. La Gruber chiede se l’opzione di lasciare l’Euro sia ancora sul tavolo. Bagnai dopo una serie di supercazzole (la Gruber disperata chiede nuovamente una traduzione ai suoi ospiti) afferma che l’uscita dall’euro non è nel contratto di governo ma è nel programma della Lega…

Non preoccupatevi, la nostra fortuna è che all’estero dovrebbero aver capito che Bagnai è solo uno specchietto per le allodole utile a galvanizzare i simpatizzanti più oltranzisti del governo. Perché se qualcuno lo prendesse sul serio lunedì lo spread salirebbe a 800.

Leggi sull’argomento: Di Maio e gli elettori M5S favorevoli alla TAV

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